Il saggio, contenuto nel catalogo della mostra che la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ha dedicato nel 2015 alla "Scultura ceramica contemporanea in Italia", ripercorre l'attività di Leoncillo, concentrando l'attenzione sull'uso esclusivo e programmatico della ceramica, materiale "antico" eppure sempre attuale. Attraverso l'analisi di documenti e disegni inediti, lo studio approfondisce la genesi di alcune opere, concepite con quella matrice veracemente artigiana e "fabrile" che sottende tutta la produzione dello scultore. Dall'espressionismo degli anni Trenta- Quaranta ai capolavori della stagione informale, Leoncillo esplora la materia e ne sonda tutte le potenzialità, mai disgiungendo il manufatto da una profonda riflessione esistenziale, acuitasi negli anni così lacerati e complessi del dopoguerra. In uno stretto parallelismo con gli appunti e le notazioni tecniche contenuti nei fogli pubblicati a corredo del saggio, le sculture rappresentano il controcanto dei concetti-chiave su cui l'artista medita senza soluzione di continuità - anche nelle pagine del suo "Piccolo diario" - lungo tutto il suo percorso: materia, tempo, spazio.
L'eterno e l'effimero nella ceramica di Leoncillo
PETRILLO, STEFANIA
2015
Abstract
Il saggio, contenuto nel catalogo della mostra che la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea ha dedicato nel 2015 alla "Scultura ceramica contemporanea in Italia", ripercorre l'attività di Leoncillo, concentrando l'attenzione sull'uso esclusivo e programmatico della ceramica, materiale "antico" eppure sempre attuale. Attraverso l'analisi di documenti e disegni inediti, lo studio approfondisce la genesi di alcune opere, concepite con quella matrice veracemente artigiana e "fabrile" che sottende tutta la produzione dello scultore. Dall'espressionismo degli anni Trenta- Quaranta ai capolavori della stagione informale, Leoncillo esplora la materia e ne sonda tutte le potenzialità, mai disgiungendo il manufatto da una profonda riflessione esistenziale, acuitasi negli anni così lacerati e complessi del dopoguerra. In uno stretto parallelismo con gli appunti e le notazioni tecniche contenuti nei fogli pubblicati a corredo del saggio, le sculture rappresentano il controcanto dei concetti-chiave su cui l'artista medita senza soluzione di continuità - anche nelle pagine del suo "Piccolo diario" - lungo tutto il suo percorso: materia, tempo, spazio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.