Il volume, diviso in due parti accompagna il lettore alla comprensione dell’evento che ha profondamente mutato anche la storia dell’Umbria: il Risorgimento. Nella prima parte (i capitoli I e II) si illustra storicamente, dal Cinquecento all’Ottocento, i continui mutamenti delle circoscrizioni amministrative, le tensioni tra comunità locali e poteri centrali e tra le diverse città dell’Umbria dimostrando, come negli ultimi due secoli del potere temporale alcune aree regionali dell’Italia centrale cominciano a delinearsi in maniera meno confusa, fino ad acquistare, nel corso della prima metà dell’Ottocento, una fisionomia abbastanza precisa sulla quale si innesta la regionalizzazione promossa dallo Stato unitario. La seconda parte del volume fornisce un contributo alla definizione del ruolo politico e culturale dell’aristocrazia nel processo di costruzione dello stato nazionale, con al centro la figura di Pompeo Campello, aristocratico umbro interessato agli studi letterari e artistici, che si avvicinò alla politica quando credette di trovare nel disegno giobertiano la via maestra per la rivoluzione nazionale e l’avvento al soglio pontificio, il 7 giugno 1846, dell’amico cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti. Il Campello partecipò attivamente alle vicende del Risorgimento nazionale, assumendo a tratti il profilo di un autentico democratico.
NOBILTÀ E POTERE. Pompeo Campello, l’Umbria e Spoleto al tramonto dello stato pontifico
TROIANI, FILIPPO MARIA
2017
Abstract
Il volume, diviso in due parti accompagna il lettore alla comprensione dell’evento che ha profondamente mutato anche la storia dell’Umbria: il Risorgimento. Nella prima parte (i capitoli I e II) si illustra storicamente, dal Cinquecento all’Ottocento, i continui mutamenti delle circoscrizioni amministrative, le tensioni tra comunità locali e poteri centrali e tra le diverse città dell’Umbria dimostrando, come negli ultimi due secoli del potere temporale alcune aree regionali dell’Italia centrale cominciano a delinearsi in maniera meno confusa, fino ad acquistare, nel corso della prima metà dell’Ottocento, una fisionomia abbastanza precisa sulla quale si innesta la regionalizzazione promossa dallo Stato unitario. La seconda parte del volume fornisce un contributo alla definizione del ruolo politico e culturale dell’aristocrazia nel processo di costruzione dello stato nazionale, con al centro la figura di Pompeo Campello, aristocratico umbro interessato agli studi letterari e artistici, che si avvicinò alla politica quando credette di trovare nel disegno giobertiano la via maestra per la rivoluzione nazionale e l’avvento al soglio pontificio, il 7 giugno 1846, dell’amico cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti. Il Campello partecipò attivamente alle vicende del Risorgimento nazionale, assumendo a tratti il profilo di un autentico democratico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.