Una lettura critica dell’attuale dibattito sulla sostenibilità (fiscale) dei sistemi sanitari, centrando l’attenzione sulla visione includente delle politiche sociali in aperto conflitto con la grande macchina dei mercati dominanti. Il problema redistributivo, vale a dire quanto una società intenda garantire universalmente i bisogni di salute, va risolto a monte sul piano politico, mentre quello allocativo sulla gestione efficiente ed efficace dei servizi è una funzione conseguente che genera conflitti nel processo di budgeting. Il saggio ripercorre i processi di riforma di alcuni sistemi sanitari (olandese, tedesco, inglese) che si sono maggiormente orientati verso modelli competitivi di mercato (su prezzi e/o qualità), evidenziando i limiti della libertà di scelta dei pazienti-consumatori e i fallimenti nel controllo della spesa, in particolare sul piano macroeconomico. Produzione di deficit e debiti accumulati rappresentano caratteristiche comuni che stanno richiedendo forti iniezioni di liquidità a carico della fiscalità generale. D’altra parte, l’innovazione tecnologica (tutelata dal mercato), come principale determinate della crescita dei costi, sta riducendo gli spazi per ulteriori restrizioni nel finanziamento della sanità. L’attenzione cade quindi sulle recenti pratiche di programmazione del budgeting, fatte di politiche di annuncio dei tagli senza specificare i dettagli, differendone le responsabilità a momenti successivi. Per questa via il concorso delle regioni alle minori spese per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica continua ad essere scaricato sul settore sanitario prefigurando un quadro programmatico di assoluta incertezza per il Ssn, oltre che per l’intera economia.

Sostenibilità fiscale dei sistemi sanitari e pratiche di budgeting tra narrazioni ed evidenze

CARUSO, Enza
2016

Abstract

Una lettura critica dell’attuale dibattito sulla sostenibilità (fiscale) dei sistemi sanitari, centrando l’attenzione sulla visione includente delle politiche sociali in aperto conflitto con la grande macchina dei mercati dominanti. Il problema redistributivo, vale a dire quanto una società intenda garantire universalmente i bisogni di salute, va risolto a monte sul piano politico, mentre quello allocativo sulla gestione efficiente ed efficace dei servizi è una funzione conseguente che genera conflitti nel processo di budgeting. Il saggio ripercorre i processi di riforma di alcuni sistemi sanitari (olandese, tedesco, inglese) che si sono maggiormente orientati verso modelli competitivi di mercato (su prezzi e/o qualità), evidenziando i limiti della libertà di scelta dei pazienti-consumatori e i fallimenti nel controllo della spesa, in particolare sul piano macroeconomico. Produzione di deficit e debiti accumulati rappresentano caratteristiche comuni che stanno richiedendo forti iniezioni di liquidità a carico della fiscalità generale. D’altra parte, l’innovazione tecnologica (tutelata dal mercato), come principale determinate della crescita dei costi, sta riducendo gli spazi per ulteriori restrizioni nel finanziamento della sanità. L’attenzione cade quindi sulle recenti pratiche di programmazione del budgeting, fatte di politiche di annuncio dei tagli senza specificare i dettagli, differendone le responsabilità a momenti successivi. Per questa via il concorso delle regioni alle minori spese per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica continua ad essere scaricato sul settore sanitario prefigurando un quadro programmatico di assoluta incertezza per il Ssn, oltre che per l’intera economia.
2016
978-88-15-26438-1
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