La lettura dei fenomeni che hanno segnato la recente storia industriale, sociale e culturale della città di Terni pone il lettore di fronte a uno sforzo non previsto, ovvero lo costringe, nello stesso momento in cui legge, a essere indotto a riflettere sulla propria attività e a rivedere i problemi noti, forse evidenti, come non-ovvi, fornendo i corretti strumenti di comprensione (Collins 2008). Infatti, riflettere sul tema della sicurezza nella e della città di Terni vuol dire, in una prima istanza, cercare di tracciare i confini semantici, prima ancora che spaziali, della realtà che si intende rappresentare. Una realtà sospesa, per molti versi in apnea, come tante altre comunità italiane, che frena il suo dinamismo identitario nell’immobilismo, forse nel ricordo di un passato felice. Un immobilismo che ha una sua radice anche istituzionale in cui sembra mancare quella necessaria modernizzazione della burocrazia pubblica e dove è, purtroppo, assente il riavvicinamento fra la politica e i cittadini. Una realtà in cui il degrado è evidente, ovvero una situazione in cui si è registrata la rottura di equilibri ambientali, ma anche la pericolosa scomposizione degli equilibri sociali.

La leggibilità della insicurezza. Cambiamento e immobilismo nella città di Terni.

Raffaele Federici
2017

Abstract

La lettura dei fenomeni che hanno segnato la recente storia industriale, sociale e culturale della città di Terni pone il lettore di fronte a uno sforzo non previsto, ovvero lo costringe, nello stesso momento in cui legge, a essere indotto a riflettere sulla propria attività e a rivedere i problemi noti, forse evidenti, come non-ovvi, fornendo i corretti strumenti di comprensione (Collins 2008). Infatti, riflettere sul tema della sicurezza nella e della città di Terni vuol dire, in una prima istanza, cercare di tracciare i confini semantici, prima ancora che spaziali, della realtà che si intende rappresentare. Una realtà sospesa, per molti versi in apnea, come tante altre comunità italiane, che frena il suo dinamismo identitario nell’immobilismo, forse nel ricordo di un passato felice. Un immobilismo che ha una sua radice anche istituzionale in cui sembra mancare quella necessaria modernizzazione della burocrazia pubblica e dove è, purtroppo, assente il riavvicinamento fra la politica e i cittadini. Una realtà in cui il degrado è evidente, ovvero una situazione in cui si è registrata la rottura di equilibri ambientali, ma anche la pericolosa scomposizione degli equilibri sociali.
2017
9788843086801
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1409089
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