Contemporaneamente alle campagne di scavo condotte ogni anno a Gravisca, non si è arrestata la riflessione storica sul sito, alimentata dai sempre nuovi dati, così come lo studio della documentazione degli scavi degli anni settanta del secolo scorso che continua a restituire importanti novità. Si colloca in questo quadro lo studio sugli edifici di Adone a Gravisca. Partendo dall’Adonion di V secolo a.C. (l’edificio δ), ben descritto in precedenza da Mario Torelli, è stato possibile ritrovare la medesima tipologia architettonica, con ben distinti architettonicamente i vari spazi funzionali alla festa dell’eroe, già negli edifici connessi al culto di Afrodite a partire dalla metà del VI secolo a.C. Ulteriore importante scoperta è rappresentata dall’aver individuato, già nell’edificio del 530 a.C., un luogo per la sepoltura dell’eroe, obliterato nelle fasi successive non prima di aver compiuto documentati riti espiatori, secondo modalità già attestate per le successive fasi del 480 e poi della fine del V secolo a.C.
Per “Adone tre volte amato” (Theocr. XV 86). Nuovi appunti sugli edifici di Adone a Gravisca
FIORINI, Lucio
2017
Abstract
Contemporaneamente alle campagne di scavo condotte ogni anno a Gravisca, non si è arrestata la riflessione storica sul sito, alimentata dai sempre nuovi dati, così come lo studio della documentazione degli scavi degli anni settanta del secolo scorso che continua a restituire importanti novità. Si colloca in questo quadro lo studio sugli edifici di Adone a Gravisca. Partendo dall’Adonion di V secolo a.C. (l’edificio δ), ben descritto in precedenza da Mario Torelli, è stato possibile ritrovare la medesima tipologia architettonica, con ben distinti architettonicamente i vari spazi funzionali alla festa dell’eroe, già negli edifici connessi al culto di Afrodite a partire dalla metà del VI secolo a.C. Ulteriore importante scoperta è rappresentata dall’aver individuato, già nell’edificio del 530 a.C., un luogo per la sepoltura dell’eroe, obliterato nelle fasi successive non prima di aver compiuto documentati riti espiatori, secondo modalità già attestate per le successive fasi del 480 e poi della fine del V secolo a.C.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.