Il saggio indaga le interazioni sociali, culturali e artistiche che si determinano a Castelfiorentino con il progetto di costruzione del Teatro del Popolo negli anni immediatamente successivi all'Unità. In particolare, attraverso una mirata ricerca d'archivio, è stato possibile mettere in luce il ruolo "politicamente" attivo del proposto del santuario di Santa Verdiana - antico polo religioso del comune toscano - in risposta alla crescente capacità attrattiva del teatro, nuovo "santuario" laico della sociabilità ottocentesca. Documenti inediti rivelano le iniziative intraprese dal prelato per salvaguardare la centralità della chiesa, tra le quali la commissione di "scenografiche" pale d'altare affidate ad Annibale Gatti, protagonista della pittura decorativa nei palazzi di "Firenze Capitale". Allo stesso tempo, in una significativa contaminazione di linguaggi, il pittore senese Dario Maffei, autore nel nuovo teatro del sipario raffigurante "Il trattato di pace firmato a Castelfiorentino dopo la battaglia di Montaperti" (1868), sembra direttamente ispirarsi agli apparati effimeri annualmente allestiti per la "spettacolare" festa dedicata a Santa Verdiana: un'iconografia, dunque, che integra familiari spunti formali per conferire maggiore credibilità alla rappresentazione di un episodio storico scelto per sottolineare l'antico contributo dato dalla comunità castellana ai destini nazionali finalmente compiuti.

Tra teatro e santuario

Petrillo
2017

Abstract

Il saggio indaga le interazioni sociali, culturali e artistiche che si determinano a Castelfiorentino con il progetto di costruzione del Teatro del Popolo negli anni immediatamente successivi all'Unità. In particolare, attraverso una mirata ricerca d'archivio, è stato possibile mettere in luce il ruolo "politicamente" attivo del proposto del santuario di Santa Verdiana - antico polo religioso del comune toscano - in risposta alla crescente capacità attrattiva del teatro, nuovo "santuario" laico della sociabilità ottocentesca. Documenti inediti rivelano le iniziative intraprese dal prelato per salvaguardare la centralità della chiesa, tra le quali la commissione di "scenografiche" pale d'altare affidate ad Annibale Gatti, protagonista della pittura decorativa nei palazzi di "Firenze Capitale". Allo stesso tempo, in una significativa contaminazione di linguaggi, il pittore senese Dario Maffei, autore nel nuovo teatro del sipario raffigurante "Il trattato di pace firmato a Castelfiorentino dopo la battaglia di Montaperti" (1868), sembra direttamente ispirarsi agli apparati effimeri annualmente allestiti per la "spettacolare" festa dedicata a Santa Verdiana: un'iconografia, dunque, che integra familiari spunti formali per conferire maggiore credibilità alla rappresentazione di un episodio storico scelto per sottolineare l'antico contributo dato dalla comunità castellana ai destini nazionali finalmente compiuti.
2017
9788836638512
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1421898
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