Tra le diverse corsie della sanità, sottolinea il carattere differenziale dell’attuale governance in tema di politica e programmazione delle risorse per il settore. Le manovre di finanza pubblica sempre più generali per il concorso delle regioni al pareggio di bilancio, inevitabilmente si scaricano sulla sanità. Le difficoltà incontrate per la chiusura degli accordi tra lo Stato e le autonomie speciali, fanno pagare il conto delle corsie speciali alle regioni ordinarie. I piani di rientro regionali cedono il passo a quelli aziendali, sempre concentrati a sud, e la cattiva politica che caratterizza una complessa questione meridionale, torna ad essere controllore di se stessa. L’assetto contrattuale della regolazione pubblica appare debole nell’affrontare il potere di mercato dell’industria farmaceutica, responsabile dell’aumento della spesa sanitaria. E mentre la produzione pubblica arretra per carenze di personale e allungamento dei tempi di attesa, ulteriormente prolungati con la riorganizzazione dei setting di cura, le corsie privilegiate delle assicurazioni sanitarie private avanzano attraverso un’esplicita scelta politica di segmentazione del mercato, sussidiata con la fiscalità generale. Quando invece secondo l’autrice è l’investimento in produzione di sanità pubblica che rende lo Stato forte di fronte alle pressioni del mercato e responsabile di fronte ai sui cittadini.

Tra le diverse corsie della sanità

Caruso Enza
2017

Abstract

Tra le diverse corsie della sanità, sottolinea il carattere differenziale dell’attuale governance in tema di politica e programmazione delle risorse per il settore. Le manovre di finanza pubblica sempre più generali per il concorso delle regioni al pareggio di bilancio, inevitabilmente si scaricano sulla sanità. Le difficoltà incontrate per la chiusura degli accordi tra lo Stato e le autonomie speciali, fanno pagare il conto delle corsie speciali alle regioni ordinarie. I piani di rientro regionali cedono il passo a quelli aziendali, sempre concentrati a sud, e la cattiva politica che caratterizza una complessa questione meridionale, torna ad essere controllore di se stessa. L’assetto contrattuale della regolazione pubblica appare debole nell’affrontare il potere di mercato dell’industria farmaceutica, responsabile dell’aumento della spesa sanitaria. E mentre la produzione pubblica arretra per carenze di personale e allungamento dei tempi di attesa, ulteriormente prolungati con la riorganizzazione dei setting di cura, le corsie privilegiate delle assicurazioni sanitarie private avanzano attraverso un’esplicita scelta politica di segmentazione del mercato, sussidiata con la fiscalità generale. Quando invece secondo l’autrice è l’investimento in produzione di sanità pubblica che rende lo Stato forte di fronte alle pressioni del mercato e responsabile di fronte ai sui cittadini.
2017
978-88-15-27169-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1422195
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