Il contributo ricostruisce le principali vicende politiche, religiose e sociali dei cattolici perugini durante la Grande Guerra. Tra il 1914 e il 1918 venne elaborato un discorso pubblico – sostanzialmente egemonizzato dai cattolici nazionali – che si sviluppò attorno a tre nuclei tematici: pace, patria e carità. I principali protagonisti di questa narrazione furono l’Arcivescovo di Perugia, mons. Giovanni Beda Cardinale, la Giunta direttiva de l’Azione cattolica e soprattutto il settimanale “L’Umbria” che è stato studiato in modo sistematico per la prima volta. Se è vero che ci fu un’indiscussa egemonia pubblica dei cattolici nazionali attraverso “L’Umbria” – che di fatto, soprattutto con il suo direttore Enea Cianetti, alcuni collaboratori e i legami con i giornali grosoliani, veicolò il mito neoguelfo della nazione cattolica in una società apostata che andava ricristianizzata – ci furono alcune posizioni che, pur facendosi promotori della vittoria della patria in armi, vanno collocate in un’altra prospettiva culturale: quella dell’interventismo democratico cattolico che sollecitava una saldatura tra patria e fede ma all’interno di un orizzonte culturale caratterizzato da un forte senso di fratellanza e, come sosteneva don Mazzolari, come un’occasione di purificazione della fede dalla «mondanità». Vanno lette in questa prospettiva le esperienze di don Luigi Piastrelli o don Luigi Rughi. Il contributo si basa su un corposo materiale documentario tratto da: Archivio Segreto Vaticano; Archivio dell'Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI; Archivio della Diocesi di Perugia; Archivio di Stato di Perugia; Archivio della Biblioteca Augusta di Perugia; Archivio del Seminario Regionale di Assisi. Inoltre, si basa sullo spoglio sistematico de: "L'Umbria" (collocata a Firenze e a Perugia); L'Unione Liberale; La voce di Maria; Il Bollettino ecclesiastico dell'Arcidiocesi di Perugia.
Patria, pace e carità. I cattolici perugini nella Grande Guerra
Possieri Andrea
2017
Abstract
Il contributo ricostruisce le principali vicende politiche, religiose e sociali dei cattolici perugini durante la Grande Guerra. Tra il 1914 e il 1918 venne elaborato un discorso pubblico – sostanzialmente egemonizzato dai cattolici nazionali – che si sviluppò attorno a tre nuclei tematici: pace, patria e carità. I principali protagonisti di questa narrazione furono l’Arcivescovo di Perugia, mons. Giovanni Beda Cardinale, la Giunta direttiva de l’Azione cattolica e soprattutto il settimanale “L’Umbria” che è stato studiato in modo sistematico per la prima volta. Se è vero che ci fu un’indiscussa egemonia pubblica dei cattolici nazionali attraverso “L’Umbria” – che di fatto, soprattutto con il suo direttore Enea Cianetti, alcuni collaboratori e i legami con i giornali grosoliani, veicolò il mito neoguelfo della nazione cattolica in una società apostata che andava ricristianizzata – ci furono alcune posizioni che, pur facendosi promotori della vittoria della patria in armi, vanno collocate in un’altra prospettiva culturale: quella dell’interventismo democratico cattolico che sollecitava una saldatura tra patria e fede ma all’interno di un orizzonte culturale caratterizzato da un forte senso di fratellanza e, come sosteneva don Mazzolari, come un’occasione di purificazione della fede dalla «mondanità». Vanno lette in questa prospettiva le esperienze di don Luigi Piastrelli o don Luigi Rughi. Il contributo si basa su un corposo materiale documentario tratto da: Archivio Segreto Vaticano; Archivio dell'Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI; Archivio della Diocesi di Perugia; Archivio di Stato di Perugia; Archivio della Biblioteca Augusta di Perugia; Archivio del Seminario Regionale di Assisi. Inoltre, si basa sullo spoglio sistematico de: "L'Umbria" (collocata a Firenze e a Perugia); L'Unione Liberale; La voce di Maria; Il Bollettino ecclesiastico dell'Arcidiocesi di Perugia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.