Sicurezza sul lavoro e benessere organizzativo

Lo spazio fisico, psicologico e sociale in cui si lavora è un luogo importante nella vita delle persone che trascorrono una parte cospicua della giornata, proprio lavorando. Se pensiamo che mediamente si lavora otto ore al giorno, per cinque giorni alla settimana, per un arco di tempo di circa trentacinque anni, notiamo subito come quantitativamente parlando, le ore che si trascorrono al lavoro rappresentano una fetta importante della nostra vita quotidiana (ISTAT 2017). Da qui nasce l’esigenza di guardare al posto di lavoro con cura e attenzione non solo per il suo valore economico, ma an-che sotto il profilo della qualità e della sicurezza. Non è possibi-le sottovalutare l’ambiente lavorativo, poiché dove ci si sente sicuri e si sta bene, si va volentieri, si lavora meglio e probabilmente si produce anche di più. Ma che significa sentirsi sicuri e stare bene in un luogo di lavoro, è questione assai complessa e relativa all’ambiente eco-nomico, sociale e persino culturale cui si fa riferimento. Certamente si riferisce al vivere nel contesto lavorativo in serenità e benessere, percependo un livello di sicurezza rassicurante e soddisfacente nonché vivere in uno stato di equilibrio fisico, emotivo e psicologico anche durante le ore trascorse lavorando (Avallone-Paplomatas, 2005). La qualità della vita lavorativa è riconosciuta come un aspetto importante del lavoro ormai da diverso tempo (Butera, 1984), non solo per l’individuo, ma anche per l’organizzazione. Per il primo perché contribuisce allo stato di benessere cui è auspicabile tenda ogni comportamento dell’essere umano, la seconda perché ha neces-sità di guardare con sempre maggiore attenzione e cura alle proprie risorse, in particolare a quelle umane che rappresentano il migliore investimento che essa possa fare, anche e non solo di tipo economico.