La rilevanza culturale di Pascoli deriva, com’è noto, dal radicamento e dall’incidenza della sua poesia nell’immaginario profondo della storia italiana. L’indagine su Pascoli georgico fa i conti con una di queste radici, quella che, in senso generico, possiamo riferire appunto alle Georgiche. Il confronto esistenziale, prima che letterario, con Orazio e Virgilio rappresenta infatti per Pascoli un’esperienza decisiva non solo sul versante della poesia in latino ma più in generale sulla maturazione del suo universo poetico e ideologico. Ricostruendo come un filo rosso il rapporto originario e ininterrotto del poeta con la natura – intesa concretamente e storicamente come campagna nelle sue tante declinazioni (esperienza primaria del mondo, scenari naturali, famiglia, trauma biografico, folclore, lavoro, assetti sociali e agrari, idillio, emigrazione, abbandono) – si è cercato così di “raccontare” in modo nuovo e organico la sua vicenda umana e letteraria, di focalizzare il passaggio dalla poesia premyricea alle Myricae e ai Poemetti, e di illuminare, tramite Pascoli, alcune trasformazioni epocali della realtà contemporanea. Il primo capitolo è dedicato ai poemetti latini, in particolare al "Liber de poetis", e al percorso umano e poetico che Pascoli 'racconta' attraverso le vicende di Orazio e di Virgilio. Il secondo capitolo, intitolato "Elaborazione di immagini e significati", ripercorre 'dall'interno' il rapporto di Pascoli con la campagna reale e simbolica. Il terzo capitolo, dedicato ai poemetti italiani ("Primi poemetti" e "Nuovi poemetti"), ne ricostruisce la genesi e analizza il rapporto tra intenzione e realizzazione.
Pascoli georgico. Un percorso dai poemetti latini ai poemetti italiani
Simone Casini
2018
Abstract
La rilevanza culturale di Pascoli deriva, com’è noto, dal radicamento e dall’incidenza della sua poesia nell’immaginario profondo della storia italiana. L’indagine su Pascoli georgico fa i conti con una di queste radici, quella che, in senso generico, possiamo riferire appunto alle Georgiche. Il confronto esistenziale, prima che letterario, con Orazio e Virgilio rappresenta infatti per Pascoli un’esperienza decisiva non solo sul versante della poesia in latino ma più in generale sulla maturazione del suo universo poetico e ideologico. Ricostruendo come un filo rosso il rapporto originario e ininterrotto del poeta con la natura – intesa concretamente e storicamente come campagna nelle sue tante declinazioni (esperienza primaria del mondo, scenari naturali, famiglia, trauma biografico, folclore, lavoro, assetti sociali e agrari, idillio, emigrazione, abbandono) – si è cercato così di “raccontare” in modo nuovo e organico la sua vicenda umana e letteraria, di focalizzare il passaggio dalla poesia premyricea alle Myricae e ai Poemetti, e di illuminare, tramite Pascoli, alcune trasformazioni epocali della realtà contemporanea. Il primo capitolo è dedicato ai poemetti latini, in particolare al "Liber de poetis", e al percorso umano e poetico che Pascoli 'racconta' attraverso le vicende di Orazio e di Virgilio. Il secondo capitolo, intitolato "Elaborazione di immagini e significati", ripercorre 'dall'interno' il rapporto di Pascoli con la campagna reale e simbolica. Il terzo capitolo, dedicato ai poemetti italiani ("Primi poemetti" e "Nuovi poemetti"), ne ricostruisce la genesi e analizza il rapporto tra intenzione e realizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.