"Zarstvo and Communism," offre un'analisi approfondita delle relazioni diplomatiche tra Italia e Russia dal tardo Ottocento fino ai primi anni '30 del Novecento, attraversando periodi cruciali come la fine dell'Impero zarista, la Rivoluzione d'Ottobre, la Guerra Civile russa e i primi anni del regime sovietico e fascista. Il testo si basa su una vasta e originale documentazione archivistica, sia italiana che russa, che costituisce uno dei suoi punti di forza distintivi. L'autore ricostruisce l'evoluzione dei rapporti, spesso complessi e contraddittori, tra i due paesi, evidenziando il ruolo di figure diplomatiche chiave come Giulio Melegari e Andrea Carlotti di Riparbella. Il saggio descrive l'iniziale interesse italiano per la Russia zarista, influenzato dal Risorgimento, e poi la "sorpresa" e la sottovalutazione della Rivoluzione bolscevica da parte della diplomazia italiana. Un'originalità fondamentale del volume risiede nell'utilizzo estensivo di documenti militari italiani che rivelano dettagli inediti sulle missioni militari e i corpi di spedizione italiani in Russia durante la Guerra Civile (1917-1922). Questi documenti gettano luce sulla partecipazione italiana a fianco delle forze "Bianche" in Siberia, nel Caucaso e nel Nord della Russia, spesso animata da una "solidarietà patriottica" piuttosto che da interessi economici. L'autore analizza anche il dibattito interno italiano sulla rivoluzione, con posizioni divergenti tra socialisti e intellettuali. Infine, il volume esamina i primi dieci anni di relazioni tra l'Italia fascista e la Russia sovietica (1922-1933), caratterizzati da una "politica conflittuale" ma anche da un pragmatico modus vivendi basato su scambi commerciali e favori diplomatici. L'opera si distingue per la sua capacità di integrare le analisi politiche e militari con osservazioni sulle percezioni culturali reciproche, offrendo una "nuova immagine" della Russia post-rivoluzionaria vista dagli occhi della diplomazia italiana. La ricchezza delle fonti consultate, in particolare negli archivi russi e italiani, rende questo saggio un contributo significativo alla storiografia sulle relazioni italo-russe
Zarstvo and Communism. Italian Diplomacy in Russia in the Age of Soviet Communism
Francesco Randazzo
2018
Abstract
"Zarstvo and Communism," offre un'analisi approfondita delle relazioni diplomatiche tra Italia e Russia dal tardo Ottocento fino ai primi anni '30 del Novecento, attraversando periodi cruciali come la fine dell'Impero zarista, la Rivoluzione d'Ottobre, la Guerra Civile russa e i primi anni del regime sovietico e fascista. Il testo si basa su una vasta e originale documentazione archivistica, sia italiana che russa, che costituisce uno dei suoi punti di forza distintivi. L'autore ricostruisce l'evoluzione dei rapporti, spesso complessi e contraddittori, tra i due paesi, evidenziando il ruolo di figure diplomatiche chiave come Giulio Melegari e Andrea Carlotti di Riparbella. Il saggio descrive l'iniziale interesse italiano per la Russia zarista, influenzato dal Risorgimento, e poi la "sorpresa" e la sottovalutazione della Rivoluzione bolscevica da parte della diplomazia italiana. Un'originalità fondamentale del volume risiede nell'utilizzo estensivo di documenti militari italiani che rivelano dettagli inediti sulle missioni militari e i corpi di spedizione italiani in Russia durante la Guerra Civile (1917-1922). Questi documenti gettano luce sulla partecipazione italiana a fianco delle forze "Bianche" in Siberia, nel Caucaso e nel Nord della Russia, spesso animata da una "solidarietà patriottica" piuttosto che da interessi economici. L'autore analizza anche il dibattito interno italiano sulla rivoluzione, con posizioni divergenti tra socialisti e intellettuali. Infine, il volume esamina i primi dieci anni di relazioni tra l'Italia fascista e la Russia sovietica (1922-1933), caratterizzati da una "politica conflittuale" ma anche da un pragmatico modus vivendi basato su scambi commerciali e favori diplomatici. L'opera si distingue per la sua capacità di integrare le analisi politiche e militari con osservazioni sulle percezioni culturali reciproche, offrendo una "nuova immagine" della Russia post-rivoluzionaria vista dagli occhi della diplomazia italiana. La ricchezza delle fonti consultate, in particolare negli archivi russi e italiani, rende questo saggio un contributo significativo alla storiografia sulle relazioni italo-russeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


