Il libro studia un dibattito particolarmente acceso negli Stati Uniti e di non facile inquadramento per un osservatore europeo, se si tiene conto della specificità della riflessione filosofico-costituzionale nordamericana, dominata da filoni di ricerca di segno del tutto diverso da quelli tipici della dottrina continentale europea ed italiana in particolare, tutti trasversalmente interessati a quanto in questa sede rappresentato, perché espressivi di quel ragionamento di tipo “consequenzialista” che accomuna tutti i discorsi statunitensi. Il tema è quello della fedeltà costituzionale. Ma non si tratta dell’analisi di un concetto teorico, bensì, come si tenterà di spiegare a breve, della comprensione di una “figurazione” sociale e intellettuale, di cui la comunità giuridica (e non solo) statunitense si è appropriata, soprattutto dopo le stagioni del New Deal e del Voting Rights Actdel 1965, per consolidare la continuità della storia del proprio paese e riconoscersi così in una tradizione di modernità distinta e diversa da quella europea. Perché distinta e diversa da quella europea può essere sintetizzato dalle citazioni di apertura e chiusura di questo libro con J. Adams ed E. Vittorini: un americano delle origini e un europeo del Novecento, accomunati dalla stessa consapevolezza; quella della modernità nata moderna della realtà statunitense e delle sue rappresentazioni intellettuali.
Constitutional Fidelity. Saggio comparativo su una "figurazione" statunitense.
Bruno, Anna Silvia
2011
Abstract
Il libro studia un dibattito particolarmente acceso negli Stati Uniti e di non facile inquadramento per un osservatore europeo, se si tiene conto della specificità della riflessione filosofico-costituzionale nordamericana, dominata da filoni di ricerca di segno del tutto diverso da quelli tipici della dottrina continentale europea ed italiana in particolare, tutti trasversalmente interessati a quanto in questa sede rappresentato, perché espressivi di quel ragionamento di tipo “consequenzialista” che accomuna tutti i discorsi statunitensi. Il tema è quello della fedeltà costituzionale. Ma non si tratta dell’analisi di un concetto teorico, bensì, come si tenterà di spiegare a breve, della comprensione di una “figurazione” sociale e intellettuale, di cui la comunità giuridica (e non solo) statunitense si è appropriata, soprattutto dopo le stagioni del New Deal e del Voting Rights Actdel 1965, per consolidare la continuità della storia del proprio paese e riconoscersi così in una tradizione di modernità distinta e diversa da quella europea. Perché distinta e diversa da quella europea può essere sintetizzato dalle citazioni di apertura e chiusura di questo libro con J. Adams ed E. Vittorini: un americano delle origini e un europeo del Novecento, accomunati dalla stessa consapevolezza; quella della modernità nata moderna della realtà statunitense e delle sue rappresentazioni intellettuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.