Dalla fine degli anni Cinquanta alla metà degli anni Sessanta del Novecento l’Italia ha conosciuto un’intensa fase di crescita economica nota come ‘boom’, durante la quale il reddito pro capite e i consumi sono aumentati considerevolmente. In particolare, il consumo alimentare ha sperimentato una trasformazione notevole. Prodotti quali pasta, biscotti, caffè, cioccolato, brodo di carne e altri, elaborati tramite procedimenti industriali messi in atto da grandi e medie imprese, hanno cessato di essere beni di lusso e sono diventati accessibili a quote sempre più ampie di popolazione, incluse le classi popolari. Tutto ciò ha indotto le aziende a modificare radicalmente il modo in cui presentare le loro merci, ricorrendo alla televisione e soprattutto a un medium pubblicitario peculiare (Carosello, che andò in onda sui canali della Rai dal 1957 al 1976), allo scopo di diffondere un’immagine affascinante e divertente dei prodotti messi in vendita. L’articolo si propone di fornire, da un lato, una sintetica illustrazione delle condizioni dell’industria alimentare italiana e dell’evoluzione dei consumi di cibo tra il 1950 e il 1980; dall’altro, di spiegare quale fosse la rappresentazione degli alimenti, preparati e confezionati secondo modalità industriali, in Italia nel corso del cosiddetto ‘miracolo economico’. Le fonti adoperate sono i dati statistici attinenti al consumo alimentare e allo stato delle imprese, alcune scenette trasmesse da Carosello e alcune immagini pubblicitarie riportate dalle riviste patinate di larga diffusione, che possono aiutare a comprendere come la rappresentazione del cibo, negli anni in questione, cambiò profondamente la percezione che gli italiani avevano avuto fino ad allora riguardo gli alimenti e il loro consumo.
Gli alimenti industriali in Italia tra anni Cinquanta e Ottanta. Produzione, consumo e rappresentazione mediatica
Paolo Raspadori
2018
Abstract
Dalla fine degli anni Cinquanta alla metà degli anni Sessanta del Novecento l’Italia ha conosciuto un’intensa fase di crescita economica nota come ‘boom’, durante la quale il reddito pro capite e i consumi sono aumentati considerevolmente. In particolare, il consumo alimentare ha sperimentato una trasformazione notevole. Prodotti quali pasta, biscotti, caffè, cioccolato, brodo di carne e altri, elaborati tramite procedimenti industriali messi in atto da grandi e medie imprese, hanno cessato di essere beni di lusso e sono diventati accessibili a quote sempre più ampie di popolazione, incluse le classi popolari. Tutto ciò ha indotto le aziende a modificare radicalmente il modo in cui presentare le loro merci, ricorrendo alla televisione e soprattutto a un medium pubblicitario peculiare (Carosello, che andò in onda sui canali della Rai dal 1957 al 1976), allo scopo di diffondere un’immagine affascinante e divertente dei prodotti messi in vendita. L’articolo si propone di fornire, da un lato, una sintetica illustrazione delle condizioni dell’industria alimentare italiana e dell’evoluzione dei consumi di cibo tra il 1950 e il 1980; dall’altro, di spiegare quale fosse la rappresentazione degli alimenti, preparati e confezionati secondo modalità industriali, in Italia nel corso del cosiddetto ‘miracolo economico’. Le fonti adoperate sono i dati statistici attinenti al consumo alimentare e allo stato delle imprese, alcune scenette trasmesse da Carosello e alcune immagini pubblicitarie riportate dalle riviste patinate di larga diffusione, che possono aiutare a comprendere come la rappresentazione del cibo, negli anni in questione, cambiò profondamente la percezione che gli italiani avevano avuto fino ad allora riguardo gli alimenti e il loro consumo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


