Il libro, che prende le mosse dall’analisi critica delle tre principali componenti che caratterizzano il paesaggio post-sismico (macerie, rovine, opere provvisionali), sostiene la necessità di ribaltare la penalità in virtualità, recuperando le macerie invece di seppellirle nelle discariche ed eleggendole a materiale da costruzione dell’architettura capace di preservare e tramandare l’identità delle popolazioni terremotate. Così come hanno saputo fare gli artisti: da Alberto Burri a Janis Kounellis fino ad Ai Weiwei.

Macerie prime. Ricostruire luoghi, ricostruire identità

P. Belardi
2018

Abstract

Il libro, che prende le mosse dall’analisi critica delle tre principali componenti che caratterizzano il paesaggio post-sismico (macerie, rovine, opere provvisionali), sostiene la necessità di ribaltare la penalità in virtualità, recuperando le macerie invece di seppellirle nelle discariche ed eleggendole a materiale da costruzione dell’architettura capace di preservare e tramandare l’identità delle popolazioni terremotate. Così come hanno saputo fare gli artisti: da Alberto Burri a Janis Kounellis fino ad Ai Weiwei.
2018
9788867781133
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1438732
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