Agricoltura blu

L’agricoltura convenzionale è ancora diffusamente praticata in Italia e procura considerevoli effetti negativi sull’erosione e la degradazione del suolo, sulla fertilità, sulla contaminazione delle acque causata da sedimenti di varia natura, sulla qualità dell’aria, sulla biodiversità e sul paesaggio naturale. Viceversa le pratiche agronomiche conservative favoriscono la protezione del suolo dagli eventi piovosi di notevole intensità; riducono la compattazione, contribuendo efficacemente alla riduzione dei processi di contaminazione delle falde ed aumentando la capacità di trattenere l’acqua nel suolo. L’agricoltura conservativa propone l’adozione di alcune pratiche agronomiche tra cui la gestione dei residui colturali per garantire l’uniforme copertura del suolo, la semina diretta, le lavorazioni minime e ridotte, la gestione integrata della concimazione e del diserbo. Il lavoro presenta un’approfondita disamina delle attrezzature, delle macchine e dei supporti per l’agricoltura conservativa.