Gli artefatti forniscono informazioni essenziali sulle radici culturali e storiche della comunità umana e costituiscono un’imprescindibile lezione di design; partendo da questo presupposto il libro affronta la problematica del rapporto uomo-animale fornendo alcuni elementi di contestualizzazione e percorrendo trasversalmente l’argomento, senza la pretesa di mettere un punto fermo, quanto piuttosto ponendo una serie di spunti per ulteriori approfondimenti e documentando, anche con esempi didascalici, quella articolata realtà. Il testo illustra, inoltre, un inventario di oggetti chiaramente di ispirazione zoomorfa, animalier, ovvero addirittura ibrida. Si tratta di differenti tipologie e livelli di oggetti che possono essere visti come una sequenza temporale di ‘storia delle cose’. L’oggetto comune, lo strumento di lavoro, l’attrezzo artigianale e, altresì, le più banali suppellettili (che, pure, rientrano nel teatro entro il quale l’uomo si muove e opera quotidianamente) sono, di fatto, state sempre relegate nell’oblío o, quantomeno, nella marginalità. Invece, proprio l’evoluzione di quello straordinario repertorio di ‘cose’ apparentemente semplici, ci consente oggi di registrare l’immensa opera intellettuale e progettuale occorsa nella messa a punto dei principali archétipi degli oggetti che tutt’ora impieghiamo ma, soprattutto, di cogliere i passaggi essenziali che hanno permesso di raggiungere la loro defi nitiva bellezza nei singoli momenti dell’evoluzione sociale presso le diverse tribù del genere umano. Gli oggetti commentati nel testo vogliono, infatti, essere un’occasione per riflettere, più in generale, sui particolari manufatti che l’essere umano ha saputo concepire e mettere a punto presso le diverse comunità umane, nelle diverse località del pianeta e nelle molteplici situazioni storiche.
Il design e gli animali
Benedetta Terenzi
2016
Abstract
Gli artefatti forniscono informazioni essenziali sulle radici culturali e storiche della comunità umana e costituiscono un’imprescindibile lezione di design; partendo da questo presupposto il libro affronta la problematica del rapporto uomo-animale fornendo alcuni elementi di contestualizzazione e percorrendo trasversalmente l’argomento, senza la pretesa di mettere un punto fermo, quanto piuttosto ponendo una serie di spunti per ulteriori approfondimenti e documentando, anche con esempi didascalici, quella articolata realtà. Il testo illustra, inoltre, un inventario di oggetti chiaramente di ispirazione zoomorfa, animalier, ovvero addirittura ibrida. Si tratta di differenti tipologie e livelli di oggetti che possono essere visti come una sequenza temporale di ‘storia delle cose’. L’oggetto comune, lo strumento di lavoro, l’attrezzo artigianale e, altresì, le più banali suppellettili (che, pure, rientrano nel teatro entro il quale l’uomo si muove e opera quotidianamente) sono, di fatto, state sempre relegate nell’oblío o, quantomeno, nella marginalità. Invece, proprio l’evoluzione di quello straordinario repertorio di ‘cose’ apparentemente semplici, ci consente oggi di registrare l’immensa opera intellettuale e progettuale occorsa nella messa a punto dei principali archétipi degli oggetti che tutt’ora impieghiamo ma, soprattutto, di cogliere i passaggi essenziali che hanno permesso di raggiungere la loro defi nitiva bellezza nei singoli momenti dell’evoluzione sociale presso le diverse tribù del genere umano. Gli oggetti commentati nel testo vogliono, infatti, essere un’occasione per riflettere, più in generale, sui particolari manufatti che l’essere umano ha saputo concepire e mettere a punto presso le diverse comunità umane, nelle diverse località del pianeta e nelle molteplici situazioni storiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.