Il presente lavoro è frutto dell’analisi e della ricerca sull’Activity-Based Costing (ABC) avvenuto nel corso del tempo, con l’idea che un’adeguata applicazione dei metodi di costo basati sulle attività possa apportare rilevanti benefici alle aziende e, in misura maggiore, a quelle appartenenti al settore terziario. Infatti, nel tempo metodi di costing sempre più avanzati hanno assunto un ruolo rilevante tra le aziende industriali, mentre in quelle di servizi si avverte la necessità di conseguire una migliore conoscenza delle dinamiche di costo. In tal senso, l’ABC può essere impiegato da tali aziende al fine di colmare questo “vuoto” di conoscenza. In particolare, il presente contributo delinea, nella prima parte, l’origine e l’evoluzione storica dell’ABC, non ancora del tutto condivisa dagli studiosi, e la sua applicazione nel settore terziario considerandone il ciclo di vita in funzione del grado di adozione e dell’interesse misurato dai contributi scientifici nel tempo pubblicati. La seconda parte, invece, dedica l’attenzione a due ambiti di particolare interesse, ossia quello bancario e quello sanitario che, per motivi diversi, sono stati soggetti a forti tensioni negli ultimi anni e, nei quali, l’approfondimento sulle dinamiche dei costi sostenuti e la loro più adeguata assegnazione può apportare notevoli benefici, in termini di previsione dei prezzi dei prodotti/servizi e del “costo” dei propri clienti (nell’ambito bancario) e di sostenibilità della spesa pubblica (nell’ambito sanitario). L’ultima parte è dedicata a delle riflessioni maturate dagli approfondimenti, nel corso del tempo, nell’ambito della ricerca effettuata. In particolare, si delinea un quadro di possibile progettazione per l’efficace adozione dell’ABC nel settore dei servizi, considerando le implicite difficoltà rispetto alle aziende manifatturiere, attraverso un approccio maggiormente flessibile e legato ad una adozione ibrida dei diversi sistemi di costo.
L'activity-based costing nel settore dei servizi
D'Achille Antares
2019
Abstract
Il presente lavoro è frutto dell’analisi e della ricerca sull’Activity-Based Costing (ABC) avvenuto nel corso del tempo, con l’idea che un’adeguata applicazione dei metodi di costo basati sulle attività possa apportare rilevanti benefici alle aziende e, in misura maggiore, a quelle appartenenti al settore terziario. Infatti, nel tempo metodi di costing sempre più avanzati hanno assunto un ruolo rilevante tra le aziende industriali, mentre in quelle di servizi si avverte la necessità di conseguire una migliore conoscenza delle dinamiche di costo. In tal senso, l’ABC può essere impiegato da tali aziende al fine di colmare questo “vuoto” di conoscenza. In particolare, il presente contributo delinea, nella prima parte, l’origine e l’evoluzione storica dell’ABC, non ancora del tutto condivisa dagli studiosi, e la sua applicazione nel settore terziario considerandone il ciclo di vita in funzione del grado di adozione e dell’interesse misurato dai contributi scientifici nel tempo pubblicati. La seconda parte, invece, dedica l’attenzione a due ambiti di particolare interesse, ossia quello bancario e quello sanitario che, per motivi diversi, sono stati soggetti a forti tensioni negli ultimi anni e, nei quali, l’approfondimento sulle dinamiche dei costi sostenuti e la loro più adeguata assegnazione può apportare notevoli benefici, in termini di previsione dei prezzi dei prodotti/servizi e del “costo” dei propri clienti (nell’ambito bancario) e di sostenibilità della spesa pubblica (nell’ambito sanitario). L’ultima parte è dedicata a delle riflessioni maturate dagli approfondimenti, nel corso del tempo, nell’ambito della ricerca effettuata. In particolare, si delinea un quadro di possibile progettazione per l’efficace adozione dell’ABC nel settore dei servizi, considerando le implicite difficoltà rispetto alle aziende manifatturiere, attraverso un approccio maggiormente flessibile e legato ad una adozione ibrida dei diversi sistemi di costo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.