La nostra Scuola e la nostra Università manifestano, non da oggi, una palese e sostanziale inadeguatezza rispetto al cambiamento sociale, anche se ci sono nel nostro Paese insegnanti, dirigenti scolastici, ma anche ricercatori e professori universitari pienamente consapevoli del fatto che la trasformazione che stiamo vivendo è soltanto in minima parte tecnologica: si tratta di una trasformazione soprattutto antropologica con profonde implicazioni di natura etica, epistemologica, educativa. Il problema è che i tentativi di cambiare i processi educativi, formativi, la didattica e la ricerca, sono di natura individuale, mancano politiche e pratiche di sistema. In questi anni, lo sforzo prevalente è stato quello di adeguare i processi educativi e formativi al cambiamento tecnologico, sulla base di uno dei grandi miti e delle grandi illusioni delle nostre culture organizzative, ovvero che il fattore giuridico e quello tecnologico siano condizioni necessarie - e lo sono - e sufficienti - e non lo sono – per garantire efficienza e innovazione a tutti i livelli. Sono state del tutto sottovalutate le implicazioni di natura epistemologica, ovvero il fatto che il digitale cambia radicalmente il nostro modo di vedere e conoscere quella che definiamo “realtà”.

Algoritmi Educativi

Piero Dominici
2019

Abstract

La nostra Scuola e la nostra Università manifestano, non da oggi, una palese e sostanziale inadeguatezza rispetto al cambiamento sociale, anche se ci sono nel nostro Paese insegnanti, dirigenti scolastici, ma anche ricercatori e professori universitari pienamente consapevoli del fatto che la trasformazione che stiamo vivendo è soltanto in minima parte tecnologica: si tratta di una trasformazione soprattutto antropologica con profonde implicazioni di natura etica, epistemologica, educativa. Il problema è che i tentativi di cambiare i processi educativi, formativi, la didattica e la ricerca, sono di natura individuale, mancano politiche e pratiche di sistema. In questi anni, lo sforzo prevalente è stato quello di adeguare i processi educativi e formativi al cambiamento tecnologico, sulla base di uno dei grandi miti e delle grandi illusioni delle nostre culture organizzative, ovvero che il fattore giuridico e quello tecnologico siano condizioni necessarie - e lo sono - e sufficienti - e non lo sono – per garantire efficienza e innovazione a tutti i livelli. Sono state del tutto sottovalutate le implicazioni di natura epistemologica, ovvero il fatto che il digitale cambia radicalmente il nostro modo di vedere e conoscere quella che definiamo “realtà”.
2019
978-88-590-1974-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1460990
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