Nel corso di questi ultimi anni, in virtù anche del centenario della rivoluzione d’Ottobre, la storiografia internazionale si è particolarmente interessata alle vicende russe del 1917 e sono apparse in Italia e in Europa svariate monografie sui rapporti tra bolscevichi e truppe “bianche” . L’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma conserva in realtà un’ampia documentazione legata soprattutto all’attività degli addetti militari e alle memorie di alcuni ufficiali che erano presenti in Russia durante la rivoluzione e nelle successive missioni. Dal generale Romei Longhena, testimone della prima rivoluzione del ’17, (ovvero quella del febbraio in cui lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare a favore del fratello e, a seguito di diniego di quest’ultimo, a rinunciare definitivamente al trono) ai vari comandanti delle missioni inviate in Russia con l’idea di riportare in patria gli irredenti fino ad arrivare alle missioni militari inviate durante la guerra civile scoppiata tra le armate rosse bolsceviche e quelle dei generali bianchi Kolčak, Alekseev, Kornilov, Denikin, Vrangel’, Judenič, Semënov tra il 1918 e il 1922
La rivoluzione d'ottobre e la guerra civile russa nei documenti dell'Archivio dell'Ufficio storico dello SME
francesco randazzo
2018
Abstract
Nel corso di questi ultimi anni, in virtù anche del centenario della rivoluzione d’Ottobre, la storiografia internazionale si è particolarmente interessata alle vicende russe del 1917 e sono apparse in Italia e in Europa svariate monografie sui rapporti tra bolscevichi e truppe “bianche” . L’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma conserva in realtà un’ampia documentazione legata soprattutto all’attività degli addetti militari e alle memorie di alcuni ufficiali che erano presenti in Russia durante la rivoluzione e nelle successive missioni. Dal generale Romei Longhena, testimone della prima rivoluzione del ’17, (ovvero quella del febbraio in cui lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare a favore del fratello e, a seguito di diniego di quest’ultimo, a rinunciare definitivamente al trono) ai vari comandanti delle missioni inviate in Russia con l’idea di riportare in patria gli irredenti fino ad arrivare alle missioni militari inviate durante la guerra civile scoppiata tra le armate rosse bolsceviche e quelle dei generali bianchi Kolčak, Alekseev, Kornilov, Denikin, Vrangel’, Judenič, Semënov tra il 1918 e il 1922I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.