Il libro collettaneo (i ricercatori sono Uliano Conti, Daniela Falcinelli, Mariangela Montagna, Marta Picchio e Serenella Pieroni) è il risultato di una ricerca finanziata dal Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria. L'argomento e riassunto nel titolo stesso del libro. Trattasi di una ricerca che vuol unire gli aspetti sociologici con quelli penali per cercare di dare un quadro su quanto la presenza dell'immigrazione incida realmente sulla sicurezza sociale con un particolare sguardo sulla realtà umbra. Nella prefazione si ricorda come il fenomeno dell'immigrazione sia connaturato alla storia dell'uomo. Ogni epoca infatti ha conosciuto imponenti migrazioni. Negli ultimi 250 anni si è assistito ad una svolta globale non essendo più possibile pensare alle migrazioni come occupazione umana di nuovi habitat o isolamento genetico-linguistico-culturale. La dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo all'art. 13, riconosce il diritto per l'uomo di muoversi non solo nel proprio ambito statale. Secondo uno studio dell'UNDP, il fenomeno migratorio fra gli Stati aveva coinvolto nel 2008 circa 232 milioni di persone. E' quindi evidente che ciò che preoccupa gli Stati non è il fenomeno migratorio in sé pensi quello della c.d. migrazione "forzata". Il libro affronta propio quanto questo fenomeno incida nella devianza penale della realtà umbra.
Prefazione
Marco Angelini
2019
Abstract
Il libro collettaneo (i ricercatori sono Uliano Conti, Daniela Falcinelli, Mariangela Montagna, Marta Picchio e Serenella Pieroni) è il risultato di una ricerca finanziata dal Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria. L'argomento e riassunto nel titolo stesso del libro. Trattasi di una ricerca che vuol unire gli aspetti sociologici con quelli penali per cercare di dare un quadro su quanto la presenza dell'immigrazione incida realmente sulla sicurezza sociale con un particolare sguardo sulla realtà umbra. Nella prefazione si ricorda come il fenomeno dell'immigrazione sia connaturato alla storia dell'uomo. Ogni epoca infatti ha conosciuto imponenti migrazioni. Negli ultimi 250 anni si è assistito ad una svolta globale non essendo più possibile pensare alle migrazioni come occupazione umana di nuovi habitat o isolamento genetico-linguistico-culturale. La dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo all'art. 13, riconosce il diritto per l'uomo di muoversi non solo nel proprio ambito statale. Secondo uno studio dell'UNDP, il fenomeno migratorio fra gli Stati aveva coinvolto nel 2008 circa 232 milioni di persone. E' quindi evidente che ciò che preoccupa gli Stati non è il fenomeno migratorio in sé pensi quello della c.d. migrazione "forzata". Il libro affronta propio quanto questo fenomeno incida nella devianza penale della realtà umbra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.