Nel Tractatus XI della Distinctio IX della “Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità” Luca Pacioli suggerisce al mercante, che voglia “con debita diligenza mercantare per conseguire lecito e competente guadagno per sua ostentatione”, di iniziare il “maneggio trafficante” disponendo di “tre cose maxime”: i) “pecunia numerata e ogni altra facoltà sostanziale”; ii) essere “bono ragioniere e pronto computista”; iii) tenere in “bello ordine tute sue facende, a ciò con brevità possa di ciascuna aver notizia, quanto a lor debito e anche credito”. Dopo un breve inquadramento della figura di Pacioli, il contributo analizza l’attualità dei suoi suggerimenti attraverso un raffronto tra il significato storico che le “tre cose maxime” avevano nel tempo in cui sono state teorizzate e quello posseduto nel periodo attuale. Pur nella diversità del contesto temporale di riferimento, la ragion d’essere dello studio trova fondamento, ab origine, nella volontà del Maestro di avvalersi di un grado di astrazione tale da rendere i propri precetti immuni dallo scorrere del tempo, e in ottica moderna, nelle posizioni più attuali della dottrina aziendalistica, che continua a considerare, seppure in maniera non organica, l’assenza di un’adeguata patrimonializzazione, la carenza di competenze contabili del soggetto decisionale e l’inadeguatezza del sistema informativo impiegato, come fattori ostativi al mantenimento delle condizioni di equilibrio economico-finanziario d’impresa. Il contributo si basa su due distinti metodi di ricerca: il metodo storico, teso a garantire una corretta comprensione e contestualiz-zazione dei concetti espressi nel Tractatus, ed il metodo statistico, basato su un’indagine questionaria ed una cluster analysis, per valutarne l’attualità. I risultati dell’analisi dimostrano che dopo cinquecento anni le raccomanda¬zioni di Pacioli mantengono la loro validità.

Le tre "cose maxime" senza tempo per il governo dell'azienda

Fabio Santini
;
Christian Cavazzoni
2018

Abstract

Nel Tractatus XI della Distinctio IX della “Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità” Luca Pacioli suggerisce al mercante, che voglia “con debita diligenza mercantare per conseguire lecito e competente guadagno per sua ostentatione”, di iniziare il “maneggio trafficante” disponendo di “tre cose maxime”: i) “pecunia numerata e ogni altra facoltà sostanziale”; ii) essere “bono ragioniere e pronto computista”; iii) tenere in “bello ordine tute sue facende, a ciò con brevità possa di ciascuna aver notizia, quanto a lor debito e anche credito”. Dopo un breve inquadramento della figura di Pacioli, il contributo analizza l’attualità dei suoi suggerimenti attraverso un raffronto tra il significato storico che le “tre cose maxime” avevano nel tempo in cui sono state teorizzate e quello posseduto nel periodo attuale. Pur nella diversità del contesto temporale di riferimento, la ragion d’essere dello studio trova fondamento, ab origine, nella volontà del Maestro di avvalersi di un grado di astrazione tale da rendere i propri precetti immuni dallo scorrere del tempo, e in ottica moderna, nelle posizioni più attuali della dottrina aziendalistica, che continua a considerare, seppure in maniera non organica, l’assenza di un’adeguata patrimonializzazione, la carenza di competenze contabili del soggetto decisionale e l’inadeguatezza del sistema informativo impiegato, come fattori ostativi al mantenimento delle condizioni di equilibrio economico-finanziario d’impresa. Il contributo si basa su due distinti metodi di ricerca: il metodo storico, teso a garantire una corretta comprensione e contestualiz-zazione dei concetti espressi nel Tractatus, ed il metodo statistico, basato su un’indagine questionaria ed una cluster analysis, per valutarne l’attualità. I risultati dell’analisi dimostrano che dopo cinquecento anni le raccomanda¬zioni di Pacioli mantengono la loro validità.
2018
978-88-97646-59-4
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1461730
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact