Il saggio offre una riflessione sulle modalità in cui Joyce reinterpreta il genere romanzo, lungo tutto l’arco della sua produzione da Dubliners a Finnegans Wake. Come accade anche ad altri autori modernisti, Joyce opera una decostruzione del romanzo a partire dalla sua unità minima di costituzione: la forma breve e in particolare il racconto. Tanto Ulysses quanto Finnegans Wake, infatti, prendono avvio da nuclei narrativi che potremmo definire “primari” (ur-structures), pronti a contrarsi ulteriormente o a espandersi esponenzialmente a seconda della diegesi. Il saggio studia gli effetti di questa dinamica (contrazione/espansione) e le ricadute sulla leggibilità delle opere di Joyce, inquadrandole nell'ottica più ampia del modernismo.

James Joyce: l'implosione ed esplosione del romanzo

Annalisa Volpone
2019

Abstract

Il saggio offre una riflessione sulle modalità in cui Joyce reinterpreta il genere romanzo, lungo tutto l’arco della sua produzione da Dubliners a Finnegans Wake. Come accade anche ad altri autori modernisti, Joyce opera una decostruzione del romanzo a partire dalla sua unità minima di costituzione: la forma breve e in particolare il racconto. Tanto Ulysses quanto Finnegans Wake, infatti, prendono avvio da nuclei narrativi che potremmo definire “primari” (ur-structures), pronti a contrarsi ulteriormente o a espandersi esponenzialmente a seconda della diegesi. Il saggio studia gli effetti di questa dinamica (contrazione/espansione) e le ricadute sulla leggibilità delle opere di Joyce, inquadrandole nell'ottica più ampia del modernismo.
2019
978-88-430-9841-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1462924
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