«Il pregiudizio più comune nell’educazione ordinaria implica che tutto si possa ottenere con l’insegnamento (ossia rivolgendosi all’udito del bambino), o col portare se stessi ad esempio per essere imitati (una specie di educazione visuale); mentre la personalità può essere sviluppata solo con l’esercizio proprio»( M. Montessori, La mente del bambino). Un’azione pedagogicamente efficace nei confronti dei bambini «deve iniziare fin dalla nascita» ( M. Montessori, Il segreto dell’infanzia) e deve essere finalizzata ad «aiutarli ad avanzare su vie di indipendenza, […]. Aiutarli a imparare a camminare senza aiuto, a correre, a salire, a scendere le scale, a rialzare oggetti caduti, a vestirsi e a spogliarsi, a lavarsi, a parlare per esprimere chiaramente propri bisogni, a cercare con tentativi a giungere al soddisfacimento dei loro desideri» ( M. Montessori, La scoperta del bambino). Nel processo educativo delineato da Maria Montessori, il bambino ha un ruolo attivo e centrale. L’intervento dell’adulto, seppur secondario, ha una funzione educativa molto importante che si configura come un sostegno, come un aiuto allo sviluppo del bambino che si legittima «non più perché lo consideriamo un essere piccolo e debole, ma perché egli è dotato di grandi energie creative, che sono di natura così fragile da richiedere […] una difesa amorosa e intelligente» (M. Montessori, La mente del bambino)
Osservare per educare. Promuovere l’autonomia del bambino partendo dal bambino
Alessia Bartolini
2020
Abstract
«Il pregiudizio più comune nell’educazione ordinaria implica che tutto si possa ottenere con l’insegnamento (ossia rivolgendosi all’udito del bambino), o col portare se stessi ad esempio per essere imitati (una specie di educazione visuale); mentre la personalità può essere sviluppata solo con l’esercizio proprio»( M. Montessori, La mente del bambino). Un’azione pedagogicamente efficace nei confronti dei bambini «deve iniziare fin dalla nascita» ( M. Montessori, Il segreto dell’infanzia) e deve essere finalizzata ad «aiutarli ad avanzare su vie di indipendenza, […]. Aiutarli a imparare a camminare senza aiuto, a correre, a salire, a scendere le scale, a rialzare oggetti caduti, a vestirsi e a spogliarsi, a lavarsi, a parlare per esprimere chiaramente propri bisogni, a cercare con tentativi a giungere al soddisfacimento dei loro desideri» ( M. Montessori, La scoperta del bambino). Nel processo educativo delineato da Maria Montessori, il bambino ha un ruolo attivo e centrale. L’intervento dell’adulto, seppur secondario, ha una funzione educativa molto importante che si configura come un sostegno, come un aiuto allo sviluppo del bambino che si legittima «non più perché lo consideriamo un essere piccolo e debole, ma perché egli è dotato di grandi energie creative, che sono di natura così fragile da richiedere […] una difesa amorosa e intelligente» (M. Montessori, La mente del bambino)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.