Lo studio propone un'originale angolazione di lettura di quel fenomeno che, a partire dalla metà dell’Ottocento, vede The Arundel Society di Londra promuovere la riproduzione di dipinti e cicli di affreschi tre-quattrocenteschi, soprattutto dell’Italia centrale, avvalendosi di pittori che le forniscono copie all’acquarello per le moderne stampe cromolitografiche, destinate a divulgare la conoscenza degli antichi maestri e a elevare il gusto di un pubblico sempre più ampio. Un’area di interesse è naturalmente l’Umbria, da cui pure provengono alcuni copisti reclutati dalla Società. I pittori formatisi all’Accademia di Belle Arti di Perugia si rivelano infatti perfetti interpreti della lezione dei “Primitivi” non solo per la consuetudine con quei modelli, ma anche per la sensibilità maturata sull’estetica purista che proprio in Umbria si era precisata dagli anni Venti grazie a Tommaso Minardi, direttore della scuola, e al magistero dei suoi seguaci. Tra i copisti più attivi e talentuosi, il tuderte Eliseo Fattorini (1830-1887), protagonista di una produzione assai apprezzata anche da blasonati collezionisti tedeschi, inglesi e russi, che si contesero le sue realizzazioni in un crescente fenomeno di “appropriazione” della cultura artistica italiana.

Educare per immagini: antichi maestri e moderni copisti per l'Arundel Society

Stefania Petrillo
2020

Abstract

Lo studio propone un'originale angolazione di lettura di quel fenomeno che, a partire dalla metà dell’Ottocento, vede The Arundel Society di Londra promuovere la riproduzione di dipinti e cicli di affreschi tre-quattrocenteschi, soprattutto dell’Italia centrale, avvalendosi di pittori che le forniscono copie all’acquarello per le moderne stampe cromolitografiche, destinate a divulgare la conoscenza degli antichi maestri e a elevare il gusto di un pubblico sempre più ampio. Un’area di interesse è naturalmente l’Umbria, da cui pure provengono alcuni copisti reclutati dalla Società. I pittori formatisi all’Accademia di Belle Arti di Perugia si rivelano infatti perfetti interpreti della lezione dei “Primitivi” non solo per la consuetudine con quei modelli, ma anche per la sensibilità maturata sull’estetica purista che proprio in Umbria si era precisata dagli anni Venti grazie a Tommaso Minardi, direttore della scuola, e al magistero dei suoi seguaci. Tra i copisti più attivi e talentuosi, il tuderte Eliseo Fattorini (1830-1887), protagonista di una produzione assai apprezzata anche da blasonati collezionisti tedeschi, inglesi e russi, che si contesero le sue realizzazioni in un crescente fenomeno di “appropriazione” della cultura artistica italiana.
2020
978-88-6866-646-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1479740
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