Questo testo prova a raccogliere l’invito a interrogarsi sulle forme e i mutamenti della politica nel tempo del potenziamento tecnologico, dell’accelerazione dei ritmi di vita, della migrazione verso l’ambiente digitale. Tenta però di farlo non soffermandosi su quanto gira intorno alla cosidetta e-democracy; piuttosto impostando un percorso differente. L’intento è maturare uno sguardo complessivo su ciò che ci sta capitando di vivere e sulle ricadute da un punto di vista politico. Al centro l’ipotesi secondo cui, al di là della violenza che gli esseri umani possono commettere verso i propri simili e ben oltre quella che stanno esercitando, volenti o nolenti, nei confronti dell’ambiente in cui vivono, si sta alimentando una nascosta e radicale violenza nei confronti di ciò che è umano.
L’“ultima” violenza sull’umano. Ripensare la pertinenza antropologica di ciò che è politico
Luca Alici
2020
Abstract
Questo testo prova a raccogliere l’invito a interrogarsi sulle forme e i mutamenti della politica nel tempo del potenziamento tecnologico, dell’accelerazione dei ritmi di vita, della migrazione verso l’ambiente digitale. Tenta però di farlo non soffermandosi su quanto gira intorno alla cosidetta e-democracy; piuttosto impostando un percorso differente. L’intento è maturare uno sguardo complessivo su ciò che ci sta capitando di vivere e sulle ricadute da un punto di vista politico. Al centro l’ipotesi secondo cui, al di là della violenza che gli esseri umani possono commettere verso i propri simili e ben oltre quella che stanno esercitando, volenti o nolenti, nei confronti dell’ambiente in cui vivono, si sta alimentando una nascosta e radicale violenza nei confronti di ciò che è umano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.