Negli ultimi anni gli eventi e i festival sono diventati uno strumento di promozione del territorio largamente apprezzato, grazie all’impatto positivo che possono generare sull’economia e ai loro potenziali benefici di natura immateriale, ad esempio in termini di immagine della città ospitante e rafforzamento della coesione sociale. Le modalità di gestione dell’evento sono fondamentali nel valorizzarne le esternalità positive generate e possono contribuire in maniera determinante a decretarne il successo oppure l’insuccesso. Vi sono, tuttavia, anche alcuni fattori esogeni, che possono rivestire un ruolo altrettanto rilevante. In particolare, negli ultimi anni, si è assistito ad un crescente clima di insicurezza dovuto ai numerosi attacchi terroristici, che hanno tragicamente colpito luoghi con assembramenti di persone. In numerosi casi, la paura (più o meno giustificata) del terrorismo è stata sufficiente a scoraggiare migliaia di potenziali visitatori, generando un crollo nel numero dei partecipanti a quelli eventi percepiti come maggiormente “a rischio”. La minaccia del terrorismo, dunque, si è trasformata in una vera e propria emergenza, con cui gli organizzatori di eventi – soprattutto di medio-grandi dimensioni – hanno dovuto imparare a convivere. Il presente paper analizza l’impatto che il rischio di attacchi terroristici ha avuto sull’organizzazione di grandi eventi a livello internazionale e le modalità di risposta poste in essere da parte degli organizzatori e dei policy makers. Tra le best practices, vengono presentate le politiche di prevenzione del rischio collegate all’organizzazione del festival Umbria Jazz.
La difesa da atti terroristici: le politiche di prevenzione del rischio durante i grandi eventi
Chirieleison C.
;Montrone A.
2019
Abstract
Negli ultimi anni gli eventi e i festival sono diventati uno strumento di promozione del territorio largamente apprezzato, grazie all’impatto positivo che possono generare sull’economia e ai loro potenziali benefici di natura immateriale, ad esempio in termini di immagine della città ospitante e rafforzamento della coesione sociale. Le modalità di gestione dell’evento sono fondamentali nel valorizzarne le esternalità positive generate e possono contribuire in maniera determinante a decretarne il successo oppure l’insuccesso. Vi sono, tuttavia, anche alcuni fattori esogeni, che possono rivestire un ruolo altrettanto rilevante. In particolare, negli ultimi anni, si è assistito ad un crescente clima di insicurezza dovuto ai numerosi attacchi terroristici, che hanno tragicamente colpito luoghi con assembramenti di persone. In numerosi casi, la paura (più o meno giustificata) del terrorismo è stata sufficiente a scoraggiare migliaia di potenziali visitatori, generando un crollo nel numero dei partecipanti a quelli eventi percepiti come maggiormente “a rischio”. La minaccia del terrorismo, dunque, si è trasformata in una vera e propria emergenza, con cui gli organizzatori di eventi – soprattutto di medio-grandi dimensioni – hanno dovuto imparare a convivere. Il presente paper analizza l’impatto che il rischio di attacchi terroristici ha avuto sull’organizzazione di grandi eventi a livello internazionale e le modalità di risposta poste in essere da parte degli organizzatori e dei policy makers. Tra le best practices, vengono presentate le politiche di prevenzione del rischio collegate all’organizzazione del festival Umbria Jazz.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.