Tra gli Stati balcanici, la Romania fu quella in cui le comunità ebraiche ebbero maggiori diffi coltà ad avere i propri diritti riconosciuti. Nonostante le pressioni internazionali, fi no alla prima guerra mondiale continuarono ad essere varate leggi discriminatorie che impedirono di fatto agli ebrei di godere di pieni diritti. In questo quadro la comunità ebraica di Bucarest svolse un ruolo centrale. Composta originariamente soprattutto da sefarditi, essa aumentò notevolmente le proprie dimensioni dopo la nascita dello Stato nazionale, quando la città divenne meta privilegiata per l’emigrazione da altre regioni del Paese. Gli ebrei avevano Compromise or Denial? Bucharest Jews in the Romanian Nation State 161 goduto in passato di una migliore integrazione nel tessuto sociale cittadino e divennero nei primi decenni di esistenza della Romania unita e poi indipendente la componente economicamente più dinamica. Contemporaneamente, la città divenne il centro in cui si sviluppò il più dinamico dibattito teologico e politico. L’inasprirsi della legislazione discriminatoria comportò per gli ebrei romeni la comparsa di opzioni politiche alternative al perseguimento dell’integrazione nello stato, come l’emigrazione, il sionismo e il socialismo. Sebbene esse non avessero il loro luogo di origine o di massima espressione a Bucarest, rappresentanti di questi orientamenti emersero anche nella capitale, data la sua centralità politica, facendone il laboratorio culturale e politico degli ebrei romeni.
Compromise or Denial? Bucharest Jews in the Romanian Nation State
costantini, emanuela
2020
Abstract
Tra gli Stati balcanici, la Romania fu quella in cui le comunità ebraiche ebbero maggiori diffi coltà ad avere i propri diritti riconosciuti. Nonostante le pressioni internazionali, fi no alla prima guerra mondiale continuarono ad essere varate leggi discriminatorie che impedirono di fatto agli ebrei di godere di pieni diritti. In questo quadro la comunità ebraica di Bucarest svolse un ruolo centrale. Composta originariamente soprattutto da sefarditi, essa aumentò notevolmente le proprie dimensioni dopo la nascita dello Stato nazionale, quando la città divenne meta privilegiata per l’emigrazione da altre regioni del Paese. Gli ebrei avevano Compromise or Denial? Bucharest Jews in the Romanian Nation State 161 goduto in passato di una migliore integrazione nel tessuto sociale cittadino e divennero nei primi decenni di esistenza della Romania unita e poi indipendente la componente economicamente più dinamica. Contemporaneamente, la città divenne il centro in cui si sviluppò il più dinamico dibattito teologico e politico. L’inasprirsi della legislazione discriminatoria comportò per gli ebrei romeni la comparsa di opzioni politiche alternative al perseguimento dell’integrazione nello stato, come l’emigrazione, il sionismo e il socialismo. Sebbene esse non avessero il loro luogo di origine o di massima espressione a Bucarest, rappresentanti di questi orientamenti emersero anche nella capitale, data la sua centralità politica, facendone il laboratorio culturale e politico degli ebrei romeni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.