L'avvento dell'ebook pone una serie non trascurabile di riflessioni sul cambiamento della lettura al tempo dei social network e delle interazioni in absentia, in un momento storico in cui l'agire narrativo assume modalità e varianti sempre più innovative e, a tratti, indecifrabili, e non solo a causa dell'emergenza pandemica. Il libro inteso come contenitore, arsenale di parole e volano di diffusione di forme di sapere specializzato si impone come simulacro di realtà passate e future, calibrate in spazi di condivisione che la società connessa non può rimuovere né trascurare. Conferma ne è il fatto che il libro non cede il passo dinanzi all'ebook, la cui diffusione - almeno in Italia - è ancora molto limitata, seppur in ascesa. I dati elaborati dall'Istituto nazionale di statistica (Istat), dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) e dall'Associazione italiana editori (Aie) attestano un trend per molti aspetti sorprendente, caratterizzato dalla crescente interazione tra carta e digitale. Che il cartaceo sia ancora il supporto preferito dai lettori consente di analizzare il fenomeno della lettura su un piano interpretativo che contemperi ricerca empirica e qualitativa, sullo sfondo delle innovazioni funzionali imposte dai lockdown e dal confinamento domestico.
Il libro dopo la carta. Intersezioni empiriche e prospettive immaginali
Fabio D'Andrea
;
2021
Abstract
L'avvento dell'ebook pone una serie non trascurabile di riflessioni sul cambiamento della lettura al tempo dei social network e delle interazioni in absentia, in un momento storico in cui l'agire narrativo assume modalità e varianti sempre più innovative e, a tratti, indecifrabili, e non solo a causa dell'emergenza pandemica. Il libro inteso come contenitore, arsenale di parole e volano di diffusione di forme di sapere specializzato si impone come simulacro di realtà passate e future, calibrate in spazi di condivisione che la società connessa non può rimuovere né trascurare. Conferma ne è il fatto che il libro non cede il passo dinanzi all'ebook, la cui diffusione - almeno in Italia - è ancora molto limitata, seppur in ascesa. I dati elaborati dall'Istituto nazionale di statistica (Istat), dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) e dall'Associazione italiana editori (Aie) attestano un trend per molti aspetti sorprendente, caratterizzato dalla crescente interazione tra carta e digitale. Che il cartaceo sia ancora il supporto preferito dai lettori consente di analizzare il fenomeno della lettura su un piano interpretativo che contemperi ricerca empirica e qualitativa, sullo sfondo delle innovazioni funzionali imposte dai lockdown e dal confinamento domestico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.