Lo scritto si concentra sulle problematiche concernenti la responsabilità civile della Pubblica amministrazione per i danni prodotti dalle cose che un la stessa ha in custodia. In particolare si analizzano i limiti di applicabilità della disciplina codicistica descritta dall’art. 2051 c.c. ai soggetti pubblici che, sulla scorta di interpretazioni giurisprudenziali criticabili, sono stati assoggettati ad una disciplina differenziata – e più favorevole – rispetto a quella applicata nei confronti dei privati. Di capitale importanza, sul punto, è l’orientamento della Corte costituzionale che, intervenuta nel 1999, offre all’interprete interessanti spunti volti a ribadire la necessità di equiparare il trattamento della P.A. a quello riservato ai comuni cittadini.
La responsabilità della Pubblica Amministrazione per i danni cagionati da cose in custodia (Corte Costituzionale, 10 maggio 1999, n. 156).
MEZZASOMA, Lorenzo
2006
Abstract
Lo scritto si concentra sulle problematiche concernenti la responsabilità civile della Pubblica amministrazione per i danni prodotti dalle cose che un la stessa ha in custodia. In particolare si analizzano i limiti di applicabilità della disciplina codicistica descritta dall’art. 2051 c.c. ai soggetti pubblici che, sulla scorta di interpretazioni giurisprudenziali criticabili, sono stati assoggettati ad una disciplina differenziata – e più favorevole – rispetto a quella applicata nei confronti dei privati. Di capitale importanza, sul punto, è l’orientamento della Corte costituzionale che, intervenuta nel 1999, offre all’interprete interessanti spunti volti a ribadire la necessità di equiparare il trattamento della P.A. a quello riservato ai comuni cittadini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.