Il periodo che va dall’introduzione dei Regolamenti Organici (1830) alla proclamazione ufficiale del regno di Romania (1881) fu una fase decisiva della storia romena nella quale il processo di costruzione di uno stato nazionale prima autonomo e poi indipendente si intrecciò con un notevole sviluppo culturale e di coscienza politica. Tale processo avvenne però quasi esclusivamente nelle città: le campagne restano estranee ai cambiamenti in corso e si dimostrano poco sensibili anche ai richiami patriottici dell’élite urbana. Bucarest in particolare fu al centro di queste trasformazioni, acquisendo dagli anni Trenta il ruolo di centro amministrativo e politico del Principato di Valacchia. A Bucarest si concentrarono infatti le istituzioni rappresentative più importanti sia a livello centrale che locale. Gli organismi locali, in particolare il Consiglio Cittadino, prima della creazione dello stato nazionale nel 1859, furono i principali promotori della trasformazione della città. Il Consiglio infatti si occupò sin dall’inizio di diversi settori, dalla creazione di infrastrutture a interventi urbanistici e architettonici, anticipando così la nascita di quei centri di controllo e coordinamento dell’intervento sul tessuto urbano che furono tipici delle capitali occidentali, a partire dalla Parigi di Haussman. Le affinità con il modello francese non si arrestano qui: complici catastrofi naturali e non (incendi, inondazioni, invasioni da parte di eserciti stranieri), Bucarest subì una radicale ricostruzione, per cui già nella prima metà del XIX sec. alle vecchie e tortuose viuzze si sostituirono arterie viarie rettilinee e ampie, furono creati impianti di illuminazione e fognature e persino giardini pubblici. Questa trasformazione, a differenza che nelle altre capitali degli stati successori dell’Impero ottomano dell’area balcanica, si realizzò quindi già prima della creazione dello stato nazionale e della scelta della città come capitale nel 1862.

L'evoluzione di Bucarest tra il 1830 e il 1859

COSTANTINI, EMANUELA
2008

Abstract

Il periodo che va dall’introduzione dei Regolamenti Organici (1830) alla proclamazione ufficiale del regno di Romania (1881) fu una fase decisiva della storia romena nella quale il processo di costruzione di uno stato nazionale prima autonomo e poi indipendente si intrecciò con un notevole sviluppo culturale e di coscienza politica. Tale processo avvenne però quasi esclusivamente nelle città: le campagne restano estranee ai cambiamenti in corso e si dimostrano poco sensibili anche ai richiami patriottici dell’élite urbana. Bucarest in particolare fu al centro di queste trasformazioni, acquisendo dagli anni Trenta il ruolo di centro amministrativo e politico del Principato di Valacchia. A Bucarest si concentrarono infatti le istituzioni rappresentative più importanti sia a livello centrale che locale. Gli organismi locali, in particolare il Consiglio Cittadino, prima della creazione dello stato nazionale nel 1859, furono i principali promotori della trasformazione della città. Il Consiglio infatti si occupò sin dall’inizio di diversi settori, dalla creazione di infrastrutture a interventi urbanistici e architettonici, anticipando così la nascita di quei centri di controllo e coordinamento dell’intervento sul tessuto urbano che furono tipici delle capitali occidentali, a partire dalla Parigi di Haussman. Le affinità con il modello francese non si arrestano qui: complici catastrofi naturali e non (incendi, inondazioni, invasioni da parte di eserciti stranieri), Bucarest subì una radicale ricostruzione, per cui già nella prima metà del XIX sec. alle vecchie e tortuose viuzze si sostituirono arterie viarie rettilinee e ampie, furono creati impianti di illuminazione e fognature e persino giardini pubblici. Questa trasformazione, a differenza che nelle altre capitali degli stati successori dell’Impero ottomano dell’area balcanica, si realizzò quindi già prima della creazione dello stato nazionale e della scelta della città come capitale nel 1862.
2008
9788882341091
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/150349
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