Il contrasto alla radicalizzazione di matrice islamista in carcere tra tutela della sicurezza e protezione della libertà religiosa dei detenuti: il caso francese

The paper deals with the policies to counter religious (especially Islamist) violent radicalization within the prison context. It is based on the belief that prisons (in general) and the issue of anti-radicalization measures (in particular) are especially useful to acknowledge social and legal dynamics that also affect the "free society" (e.g., whether and to what extent fundamental rights are at risk of being violated in the name of security; whether and to what extent the legal systems of multicultural Western states are able to manage super-diversity). France offers an intriguing case study in this field: operating within a unique context regarding the role of religion in the public sphere and in the prison system, the anti-radicalization strategies implemented by public authorities have, on one hand, intensified certain structural features of the French model of managing cultural and religious diversity, and on the other hand, introduced innovations whose systemic implications sometimes appear to contradict the initial assumptions.

Il contributo si occupa delle misure di contrasto della radicalizzazione violenta di matrice religiosa, e in particolare islamista, nel contesto carcerario, nella convinzione che il carcere (in generale) e la questione delle misure anti-radicalizzazione (in particolare) rappresentino un prezioso punto di osservazione di dinamiche sociali e giuridiche che riguardano la stessa “società libera” (es. il rischio di compressione dei diritti fondamentali in nome della sicurezza; la capacità degli ordinamenti giuridici degli Stati occidentali pluralistici e multi-religiosi di gestire la super-diversità delle società contemporanee). La Francia offre un interessante caso di studio in questo campo: inserendosi in un contesto peculiare dal punto di vista della tematizzazione del ruolo della religione nella sfera pubblica, in generale, e nel sistema penitenziario, in particolare, la strategia anti-radicalizzazione messa in campo dalle autorità pubbliche ha, da un lato, esasperato alcuni tratti strutturali del modello francese di gestione della diversità culturale e religiosa e, dall’altro lato, apportato innovazioni le cui implicazioni “di sistema” sembrano a volte contraddire gli assunti di partenza.