Il dono è certamente un tema centrale del dibattito filosofico attuale che ha catalizzato l’attenzione di molteplici settori disciplinari. Tuttavia, le differenti prospettive sembrano muoversi entro i limiti di un dilemma difficilmente superabile che determina i contorni del dono a partire dall’alternativa tra reciprocità e gratuità, dimensione relazionale e caritativa del dono. Il superamento di questa dicotomia è una delle sfide che l’intera riflessione di Gabellieri si propone di affrontare e che il recente volume Le phénoméne et l’entre-deux consente di collocare all’interno di una prospettiva mataxologica, riproponendo in maniera organica alcune considerazioni proposte dall’autore a partire dagli anni Novanta in poi. L’intervento intende mettere in luce l’originalità del contributo offerto da Gabellieri al dibattito sul tema del dono mediante la nozione di “Dono di sé”, tenendo presente la profonda connessione con la più ampia prospettiva fornita dalla metaxologia, al cui centro si colloca la nozione di libertà. In particolare, l’intervento intende soffermarsi sul tema del lavoro, quale grado del dono di sé che consente di leggere, weilianamente, qualsiasi attività umana sulla scorta dell’interazione tra azione e contemplazione. Tra queste attività vi rientra l’arte, un tema significativamente presente all’interno della riflessione sul dono condotta tanto in ambito sociologico quanto in ambito filosofico, ma che soprattutto in autori prossimi al primo filone (J. Godbout e L. Hyde) assume una configurazione che, pur nelle divergenze, sembra accorciare la distanza tra reciprocità e gratuità, dimensione relazionale e caritativa, del dono, approssimandosi così alla proposta di Gabellieri.

«Tra» reciprocità e gratuità. il dono di sé quotidiano: lavoro e arte

Meattini Serena
2020

Abstract

Il dono è certamente un tema centrale del dibattito filosofico attuale che ha catalizzato l’attenzione di molteplici settori disciplinari. Tuttavia, le differenti prospettive sembrano muoversi entro i limiti di un dilemma difficilmente superabile che determina i contorni del dono a partire dall’alternativa tra reciprocità e gratuità, dimensione relazionale e caritativa del dono. Il superamento di questa dicotomia è una delle sfide che l’intera riflessione di Gabellieri si propone di affrontare e che il recente volume Le phénoméne et l’entre-deux consente di collocare all’interno di una prospettiva mataxologica, riproponendo in maniera organica alcune considerazioni proposte dall’autore a partire dagli anni Novanta in poi. L’intervento intende mettere in luce l’originalità del contributo offerto da Gabellieri al dibattito sul tema del dono mediante la nozione di “Dono di sé”, tenendo presente la profonda connessione con la più ampia prospettiva fornita dalla metaxologia, al cui centro si colloca la nozione di libertà. In particolare, l’intervento intende soffermarsi sul tema del lavoro, quale grado del dono di sé che consente di leggere, weilianamente, qualsiasi attività umana sulla scorta dell’interazione tra azione e contemplazione. Tra queste attività vi rientra l’arte, un tema significativamente presente all’interno della riflessione sul dono condotta tanto in ambito sociologico quanto in ambito filosofico, ma che soprattutto in autori prossimi al primo filone (J. Godbout e L. Hyde) assume una configurazione che, pur nelle divergenze, sembra accorciare la distanza tra reciprocità e gratuità, dimensione relazionale e caritativa, del dono, approssimandosi così alla proposta di Gabellieri.
2020
978-88-311-7053-6
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1507022
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