In questo intervento obiettivo principale sarà prendere in considerazione un possibile confronto tra la posizione husserliana e quella di Ediht Stein in merito alla fondazione di un’etica fenomenologica. Muovendo dalla considerazione critica nei confronti di un’etica di impostazione idealistica, come quella kantiana, per cui la legge morale deve regolare i comportamenti di ciascnno allo stesso modo, Husserl, ripropone una assiologia che muove innanzitutto dal ritorno alle cose, ed è quindi di natura materiale. La relazione intenzionale tra le cose e la coscienza consente di valutare la possibilità di ricomprendere, nel discorso etico, anche una coscienza emotiva in grado di valutare i principi etici non solo da una prospettiva razionalistica, ma anche, appunto emozionale. Qui l’incontro con Edith Stein e con la possibilità, mediante la relazione empatica, di dar forma ad un’etica comunitaria fondata sul riconoscimento della sfera emozionale come apriori dell’umanità.
IL SENSO DELL VITA NELLA COMUNITà INTERPERSONALE SECONDO EDITH STEIN
GHIGI N.
2022
Abstract
In questo intervento obiettivo principale sarà prendere in considerazione un possibile confronto tra la posizione husserliana e quella di Ediht Stein in merito alla fondazione di un’etica fenomenologica. Muovendo dalla considerazione critica nei confronti di un’etica di impostazione idealistica, come quella kantiana, per cui la legge morale deve regolare i comportamenti di ciascnno allo stesso modo, Husserl, ripropone una assiologia che muove innanzitutto dal ritorno alle cose, ed è quindi di natura materiale. La relazione intenzionale tra le cose e la coscienza consente di valutare la possibilità di ricomprendere, nel discorso etico, anche una coscienza emotiva in grado di valutare i principi etici non solo da una prospettiva razionalistica, ma anche, appunto emozionale. Qui l’incontro con Edith Stein e con la possibilità, mediante la relazione empatica, di dar forma ad un’etica comunitaria fondata sul riconoscimento della sfera emozionale come apriori dell’umanità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
