La giornalista americana Nellie Bly, alias Elizabeth Cochrane (1864-1922 fu la prima reporter a compiere sensazionali inchieste sotto copertura, inaugurando un tipo di giornalismo investigativo al femminile che favorì l’accesso delle donne alla professione di cronista. Nel 1889 Bly partì per un giro del mondo sponsorizzato dal New York World, il quotidiano di Joseph Pulitzer per il quale lavorava. Inventò così un nuovo tipo di viaggio: una donna avrebbe cercato di battere il record stabilito da Phileas Fogg, il protagonista del romanzo Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne. Lo scopo era quello di creare un evento sensazionale che catturasse l’attenzione dell’opinione pubblica e aumentasse le tirature del giornale. Vi riuscì, visto che Bly concluse il suo giro del mondo in 72 giorni e ottenne festeggiamenti straordinari. Al fine di rendere l’impresa più anticonvenzionale Bly decise di viaggiare da sola, per dimostrare che le donne erano in grado di badare a se stesse e non avevano sempre bisogno di una protezione maschile. Decise inoltre di viaggiare senza bagagli, ad eccezione di un’unica piccola valigetta, per sfatare lo stereotipo che le viaggiatrici non riuscissero a partire senza ingombranti bauli. Il saggio rappresenta una riflessione su tale accessorio

Traveling Light: La borsa di Nellie Bly

SCATAMACCHIA, Cristina
2007

Abstract

La giornalista americana Nellie Bly, alias Elizabeth Cochrane (1864-1922 fu la prima reporter a compiere sensazionali inchieste sotto copertura, inaugurando un tipo di giornalismo investigativo al femminile che favorì l’accesso delle donne alla professione di cronista. Nel 1889 Bly partì per un giro del mondo sponsorizzato dal New York World, il quotidiano di Joseph Pulitzer per il quale lavorava. Inventò così un nuovo tipo di viaggio: una donna avrebbe cercato di battere il record stabilito da Phileas Fogg, il protagonista del romanzo Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne. Lo scopo era quello di creare un evento sensazionale che catturasse l’attenzione dell’opinione pubblica e aumentasse le tirature del giornale. Vi riuscì, visto che Bly concluse il suo giro del mondo in 72 giorni e ottenne festeggiamenti straordinari. Al fine di rendere l’impresa più anticonvenzionale Bly decise di viaggiare da sola, per dimostrare che le donne erano in grado di badare a se stesse e non avevano sempre bisogno di una protezione maschile. Decise inoltre di viaggiare senza bagagli, ad eccezione di un’unica piccola valigetta, per sfatare lo stereotipo che le viaggiatrici non riuscissero a partire senza ingombranti bauli. Il saggio rappresenta una riflessione su tale accessorio
2007
887704599X
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/151630
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