L’analisi degli studi sul comportamento di voto conducono a individuare uno schema euristico, un modello interpretativo basato su cinque poli motivazionali: il polo degli interessi, quello dell’opinione, quello della tradizione, quello dei valori e quello emozionale. Lo schema è utilizzato per comprendere la direzione in cui si è diretto il comportamento di voto nelle elezioni del 2001, indagato attraverso la realizzazione di interviste in profondità e focus group. L’analisi mostra come la decisione di voto si strutturi su due poli motivazionali che discriminano in maniera abbastanza evidente il voto contro Berlusconi, e, dunque, a favore del centro-sinistra, e quello a favore di Berlusconi, e, dunque, del centro-destra. Il primo polo motivazionale è rappresentato da un insieme di valori (anti-fascismo, rispetto dell’altro), interessi e atteggiamenti (moderatismo, mitezza) che non riescono a creare un’appartenenza politica. Gli atteggiamenti e i giudizi di coloro che si orientano seguendo il secondo polo sono governati, invece, dal principio di responsabilità personale (“chi non sta alle regole paga”), che non viene espresso indistintamente nei confronti di tutti, ma solo di coloro che sono percepiti disturbare l’ordine sociale (immigrati e coloro che si sono macchiati di crimini familiari violenti).
Alle radici del voto
BARBIERI, GIOVANNI
2003
Abstract
L’analisi degli studi sul comportamento di voto conducono a individuare uno schema euristico, un modello interpretativo basato su cinque poli motivazionali: il polo degli interessi, quello dell’opinione, quello della tradizione, quello dei valori e quello emozionale. Lo schema è utilizzato per comprendere la direzione in cui si è diretto il comportamento di voto nelle elezioni del 2001, indagato attraverso la realizzazione di interviste in profondità e focus group. L’analisi mostra come la decisione di voto si strutturi su due poli motivazionali che discriminano in maniera abbastanza evidente il voto contro Berlusconi, e, dunque, a favore del centro-sinistra, e quello a favore di Berlusconi, e, dunque, del centro-destra. Il primo polo motivazionale è rappresentato da un insieme di valori (anti-fascismo, rispetto dell’altro), interessi e atteggiamenti (moderatismo, mitezza) che non riescono a creare un’appartenenza politica. Gli atteggiamenti e i giudizi di coloro che si orientano seguendo il secondo polo sono governati, invece, dal principio di responsabilità personale (“chi non sta alle regole paga”), che non viene espresso indistintamente nei confronti di tutti, ma solo di coloro che sono percepiti disturbare l’ordine sociale (immigrati e coloro che si sono macchiati di crimini familiari violenti).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.