“Quattro finestre dall’ambiguo significato, delle colonne che non obbediscono ai canoni, uno spazio centrico che nell’applicare un modello lo contraddice. Questi i tre casi che Belardi indaga in pagine di serrata analisi, introdotte da una sapida premessa che rivela e definisce come il lavoro del rilevatore sia analogo a quello del detective. «Il senso della storia non è un problema tecnico di cui si può ricercare la soluzione così come si cerca il colpevole di un delitto», dichiara il rilevatore nel chiudere la premessa alle sue inchieste, eppure i tre casi sono in qualche misura dei delitti di cui bisogna ricostruire gli eventi, individuare il fine, riconoscere i colpevoli. Nei casi indagati i colpevoli sono certamente gli autori delle tre opere d’architettura da rilevare: uno è noto e conclamato – Bernini - gli altri due – Alessi e Borromini - possono essere indicati con ampia sicurezza dettata dal ‘ragionamento logico’ di Belardi, elaborato sulla scorta della letteratura storico-critica che ha indagato con puntiglio e passione i loro stili di fare architettura”. (Giuseppe Pagnano)

Alessi Bernini Borromini. Tre rilievi indiziari

BELARDI, Paolo
2006

Abstract

“Quattro finestre dall’ambiguo significato, delle colonne che non obbediscono ai canoni, uno spazio centrico che nell’applicare un modello lo contraddice. Questi i tre casi che Belardi indaga in pagine di serrata analisi, introdotte da una sapida premessa che rivela e definisce come il lavoro del rilevatore sia analogo a quello del detective. «Il senso della storia non è un problema tecnico di cui si può ricercare la soluzione così come si cerca il colpevole di un delitto», dichiara il rilevatore nel chiudere la premessa alle sue inchieste, eppure i tre casi sono in qualche misura dei delitti di cui bisogna ricostruire gli eventi, individuare il fine, riconoscere i colpevoli. Nei casi indagati i colpevoli sono certamente gli autori delle tre opere d’architettura da rilevare: uno è noto e conclamato – Bernini - gli altri due – Alessi e Borromini - possono essere indicati con ampia sicurezza dettata dal ‘ragionamento logico’ di Belardi, elaborato sulla scorta della letteratura storico-critica che ha indagato con puntiglio e passione i loro stili di fare architettura”. (Giuseppe Pagnano)
2006
9788860490056
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/152776
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