Il volume contiene lo studio di alcuni preziosi frammenti musicali del Trecento reperiti all'interno di un incunabolo del 1473 dell'Università di Perugia. Si tratta di un bifoglio con cinque composizioni sacre unica. Tre sono di un musicista finora sconosciuto, «frater Franciscus de Cumis de ordine predicatorum»: un Credo che inizia in latino e prosegue in volgare, un Agnus Dei e un Sanctus. Due sono di Johannes de Florentia: un Sanctus e un Benedicamus Domino. Altre striscioline collocate all’interno dello stesso volume e provenienti dallo stesso manoscritto, contengono frammenti di madrigali di Jacopo da Bologna e di mottetti anonimi. Per il tipo di notazione musicale e per il repertorio tràdito, questi frammenti musicali potrebbero essere il più antico documento dell’Ars nova italiana e potrebbero essere collegati alla corte milanese dei Visconti, ed in particolare all’arcivescovo Giovanni. Il volume è stato presentato il 27 ottobre 2004 nell'ambito delle celebrazioni per il VII centenario dell'ateneo. Alla presentazione è seguito un concerto con la prima ripresa moderna delle musiche in oggetto.
Frammenti musicali del Trecento nell'incunabolo Inv. 15755 N.F. della Biblioteca del Dottorato dell'Università degli Studi di Perugia
BRUMANA, Biancamaria;MATTESINI, Enzo
2004
Abstract
Il volume contiene lo studio di alcuni preziosi frammenti musicali del Trecento reperiti all'interno di un incunabolo del 1473 dell'Università di Perugia. Si tratta di un bifoglio con cinque composizioni sacre unica. Tre sono di un musicista finora sconosciuto, «frater Franciscus de Cumis de ordine predicatorum»: un Credo che inizia in latino e prosegue in volgare, un Agnus Dei e un Sanctus. Due sono di Johannes de Florentia: un Sanctus e un Benedicamus Domino. Altre striscioline collocate all’interno dello stesso volume e provenienti dallo stesso manoscritto, contengono frammenti di madrigali di Jacopo da Bologna e di mottetti anonimi. Per il tipo di notazione musicale e per il repertorio tràdito, questi frammenti musicali potrebbero essere il più antico documento dell’Ars nova italiana e potrebbero essere collegati alla corte milanese dei Visconti, ed in particolare all’arcivescovo Giovanni. Il volume è stato presentato il 27 ottobre 2004 nell'ambito delle celebrazioni per il VII centenario dell'ateneo. Alla presentazione è seguito un concerto con la prima ripresa moderna delle musiche in oggetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.