Nell’ambito della programmazione negoziata particolarmente vocata allo sviluppo sostenibile, in aggiunta ai Patti territoriali, si possono annoverare anche gli accordi volontari in campo ambientale. Nell’esame degli accordi volontari il saggio presenta interessanti risvolti scientifici, metodologici ed operativi. Dopo aver inquadrato gli accordi volontari come nuovi e più efficaci strumenti, basati sulla concertazione, di politica ambientale rispetto alla regolazione diretta da parte dello Stato ed agli altri strumenti economici di politica ambientale, se ne analizzano le caratteristiche, i contenuti, le modalità di stipulazione, i vantaggi e svantaggi per i soggetti coinvolti, i requisiti per la loro riuscita, fornendone anche l’inquadramento normativo a livello europeo. Se ne esaminano le caratteristiche distintive rispetto agli altri strumenti di gestione ambientale aziendale volontaria e si passano in rassegna le differenti tipologie in base ad una tassonomia formulata tenendo in considerazione il ruolo giocato dalla pubblica amministrazione nell’ambito dell’accordo stesso. Se ne evidenziano criticamente le problematiche economiche o di altra natura. Si esamina anche la loro diffusione nei paesi industrializzati, con particolare riferimento alla situazione italiana. Il saggio profila anche l’ipotesi di sottoscrizione di un accordo volontario in Umbria, data la ormai collaudata tradizione di cooperazione nella regione tra pubblico e privato nel quadro di una programmazione negoziata già votata allo sviluppo sostenibile (nella veste soprattutto dei Patti territoriali che nella regione hanno assunto la dimensione di patti interregionali o quella monotematica di “Patti verdi” o in quella del Patto Regionale per lo Sviluppo per l’Umbria specialmente per quanto concerne l’azione strategica dedicata al “Potenziamento dei fattori di sviluppo economico e di competitività”). L’accordo dovrebbe essere stipulato tra il Comune di Castiglione del Lago, altre amministrazioni locali (Regione, Provincia, Comunità montane) o pubbliche (Università di Perugia) ed un gruppo di imprese manifatturiere dello stesso Comune, per poi essere esteso, in caso di riuscita, ad altri Comuni del lago Trasimeno, grazie a virtuosi processi imitativi. La disponibilità delle aziende è stata positivamente sondata attraverso una ricerca sul campo che ha avuto per oggetto l’analisi dello stile di conduzione ambientale aziendale di un campione di imprese manifatturiere locali (la metodologia potrebbe, peraltro, essere riproposta per l’analisi delle problematiche ambientali aziendali di imprese di altri territori). La ricerca ha accertato, tramite un questionario, i loro fattori di criticità ambientale e la loro propensione a stipulare un accordo volontario per la risoluzione delle problematiche comuni riuscendo altresì ad individuare concretamente anche i possibili contenuti dell’accordo. Il saggio si conclude con una rassegna delle altre misure di politica economica locale in campo ambientale previste per il comparto manifatturiero.
La nuova frontiera delle politiche ambientali concertate: gli accordi volontari in campo ambientale.L'esperienza dell'Umbria
MONTESI, Cristina
2006
Abstract
Nell’ambito della programmazione negoziata particolarmente vocata allo sviluppo sostenibile, in aggiunta ai Patti territoriali, si possono annoverare anche gli accordi volontari in campo ambientale. Nell’esame degli accordi volontari il saggio presenta interessanti risvolti scientifici, metodologici ed operativi. Dopo aver inquadrato gli accordi volontari come nuovi e più efficaci strumenti, basati sulla concertazione, di politica ambientale rispetto alla regolazione diretta da parte dello Stato ed agli altri strumenti economici di politica ambientale, se ne analizzano le caratteristiche, i contenuti, le modalità di stipulazione, i vantaggi e svantaggi per i soggetti coinvolti, i requisiti per la loro riuscita, fornendone anche l’inquadramento normativo a livello europeo. Se ne esaminano le caratteristiche distintive rispetto agli altri strumenti di gestione ambientale aziendale volontaria e si passano in rassegna le differenti tipologie in base ad una tassonomia formulata tenendo in considerazione il ruolo giocato dalla pubblica amministrazione nell’ambito dell’accordo stesso. Se ne evidenziano criticamente le problematiche economiche o di altra natura. Si esamina anche la loro diffusione nei paesi industrializzati, con particolare riferimento alla situazione italiana. Il saggio profila anche l’ipotesi di sottoscrizione di un accordo volontario in Umbria, data la ormai collaudata tradizione di cooperazione nella regione tra pubblico e privato nel quadro di una programmazione negoziata già votata allo sviluppo sostenibile (nella veste soprattutto dei Patti territoriali che nella regione hanno assunto la dimensione di patti interregionali o quella monotematica di “Patti verdi” o in quella del Patto Regionale per lo Sviluppo per l’Umbria specialmente per quanto concerne l’azione strategica dedicata al “Potenziamento dei fattori di sviluppo economico e di competitività”). L’accordo dovrebbe essere stipulato tra il Comune di Castiglione del Lago, altre amministrazioni locali (Regione, Provincia, Comunità montane) o pubbliche (Università di Perugia) ed un gruppo di imprese manifatturiere dello stesso Comune, per poi essere esteso, in caso di riuscita, ad altri Comuni del lago Trasimeno, grazie a virtuosi processi imitativi. La disponibilità delle aziende è stata positivamente sondata attraverso una ricerca sul campo che ha avuto per oggetto l’analisi dello stile di conduzione ambientale aziendale di un campione di imprese manifatturiere locali (la metodologia potrebbe, peraltro, essere riproposta per l’analisi delle problematiche ambientali aziendali di imprese di altri territori). La ricerca ha accertato, tramite un questionario, i loro fattori di criticità ambientale e la loro propensione a stipulare un accordo volontario per la risoluzione delle problematiche comuni riuscendo altresì ad individuare concretamente anche i possibili contenuti dell’accordo. Il saggio si conclude con una rassegna delle altre misure di politica economica locale in campo ambientale previste per il comparto manifatturiero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.