Lo studio è diretto a verificare se il formante giurisprudenziale, formatosi nell’ordinamento italiano in materia di responsabilità per lesione di interessi legittimi sia conforme allo standard europeo così come delimitato dal giudice comunitario. La giurisprudenza comunitaria, pur elaborando una rete di contenimento volta a contenere la responsabilità delle autorità nazionali per violazione del diritto comunitario, sembra imporre l’obbligo di accordare il risarcimento del danno anche nel caso in cui l’autorità pubblica eserciti potestà discrezionali. Non di meno, il diritto europeo non ammette sistemi di responsabilità che tendano ad aggravare il requisito della colpevolezza in senso soggettivo. In questo ambito, la giurisprudenza italiana sembra, invece, essere orientata ad accordare il risarcimento del danno alle sole c.d. situazioni di spettanza e, comunque, ad escludere la risarcibilità delle situazioni formale o correlate ad un ampio tasso di discrezionalità amministrativa. Questi orientamenti non sembrano essere conformi allo standard comunitario, sicchè nel volume si prospetta la necessità da parte della giurisprudenza italiana di ampliare lo spettro delle situazioni giuridiche soggettive risarcibili, aderendo a quelle impostazioni dottrinali (talvolta seguite dalla giurisprudenza minoritaria) che ampliano il novero delle situazioni risarcibili anche a situazioni formali o comunque non correlate all’esercizio del potere amministrativo, auspicando un approdo (almeno per le situazioni giuridiche soggettive di derivazione europea) al paradigma della responsabilità contrattuale.

Il risarcimento del danno tra giudice comunitario e giudice amministrativo. La nuova tutela del c.d. interesse legittimo

BARTOLINI, Antonio
2005

Abstract

Lo studio è diretto a verificare se il formante giurisprudenziale, formatosi nell’ordinamento italiano in materia di responsabilità per lesione di interessi legittimi sia conforme allo standard europeo così come delimitato dal giudice comunitario. La giurisprudenza comunitaria, pur elaborando una rete di contenimento volta a contenere la responsabilità delle autorità nazionali per violazione del diritto comunitario, sembra imporre l’obbligo di accordare il risarcimento del danno anche nel caso in cui l’autorità pubblica eserciti potestà discrezionali. Non di meno, il diritto europeo non ammette sistemi di responsabilità che tendano ad aggravare il requisito della colpevolezza in senso soggettivo. In questo ambito, la giurisprudenza italiana sembra, invece, essere orientata ad accordare il risarcimento del danno alle sole c.d. situazioni di spettanza e, comunque, ad escludere la risarcibilità delle situazioni formale o correlate ad un ampio tasso di discrezionalità amministrativa. Questi orientamenti non sembrano essere conformi allo standard comunitario, sicchè nel volume si prospetta la necessità da parte della giurisprudenza italiana di ampliare lo spettro delle situazioni giuridiche soggettive risarcibili, aderendo a quelle impostazioni dottrinali (talvolta seguite dalla giurisprudenza minoritaria) che ampliano il novero delle situazioni risarcibili anche a situazioni formali o comunque non correlate all’esercizio del potere amministrativo, auspicando un approdo (almeno per le situazioni giuridiche soggettive di derivazione europea) al paradigma della responsabilità contrattuale.
2005
9788834854853
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