Il saggio ricostruisce per la prima volta in un’analisi storico-critica d’insieme modi e temi con cui gli artisti umbri risposero ai richiami ideologici del fascismo dal 1935 al secondo conflitto mondiale, ovvero negli anni cruciali delle guerre per la costruzione dell’Impero, dell’emanazione delle leggi razziali e il dramma del conflitto mondiale. Nella povertà di testimonianze pittoriche direttamente riferibili al periodo, molte delle quali andate distrutte dopo la Liberazione, la ricerca è stata orientata nel contesto delle mostre Sindacali regionali, i Littoriali della cultura e dell’arte, sullo spoglio sistematico delle riviste d’epoca ed i racconti di guerra. Il quadro ad ampio raggio che ne emerge, oltre che approfondire le diverse posizioni del Futurismo umbro nelle figure operanti a Perugia di Gerardo Dottori e dei futuristi ternani, restituisce aspetti inediti su opere disperse e presenze emergenti tanto alle mostre Sindacali che ai Littoriali, voci critiche o allineate che la guerra avrebbe cancellato o portato a radicali svolte ideologiche e di stile.
Gli artisti umbri e le guerre del fascismo (1935-1943) attraverso le Sindacali, i Littoriali della cultura e dell’arte, le riviste, i racconti di guerra
Alessandra Migliorati
2023
Abstract
Il saggio ricostruisce per la prima volta in un’analisi storico-critica d’insieme modi e temi con cui gli artisti umbri risposero ai richiami ideologici del fascismo dal 1935 al secondo conflitto mondiale, ovvero negli anni cruciali delle guerre per la costruzione dell’Impero, dell’emanazione delle leggi razziali e il dramma del conflitto mondiale. Nella povertà di testimonianze pittoriche direttamente riferibili al periodo, molte delle quali andate distrutte dopo la Liberazione, la ricerca è stata orientata nel contesto delle mostre Sindacali regionali, i Littoriali della cultura e dell’arte, sullo spoglio sistematico delle riviste d’epoca ed i racconti di guerra. Il quadro ad ampio raggio che ne emerge, oltre che approfondire le diverse posizioni del Futurismo umbro nelle figure operanti a Perugia di Gerardo Dottori e dei futuristi ternani, restituisce aspetti inediti su opere disperse e presenze emergenti tanto alle mostre Sindacali che ai Littoriali, voci critiche o allineate che la guerra avrebbe cancellato o portato a radicali svolte ideologiche e di stile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.