Il cordone ombelicale per le sue caratteristiche strutturali e funzionali assurge a ruolo di organo, permettendo e garantendo il normale sviluppo e benessere del feto. Il presente capitolo ne illustra dettagliatamente l’origine, lo sviluppo, la morfologia, le strutture che lo compongono (arterie; vena; residuo dell’allantoide; membrana amniotica; gelatina di Wharton), le dimensioni in relazione all’età gestazionale, le funzioni, le modalità di inserzione, il tipo di spiralizzazione e la possibilità della valutazione di quest’ultima in fase prenatale tramite determinazione ecografica dell’Indice di spiralizzazione (coiling idex). Sebbene il cordone ombelicale sia adeguatamente strutturato per assicurare l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive al feto durante tutta la gravidanza, così come durante il travaglio e il parto fino al suo espletamento, questa connessione è nello stesso tempo “critica” in quanto soggetta a varie situazioni (patologiche e/o accidentali) che ne possono inficiare la funzionalità e portare il feto ad una morte fetale endouterina (MEF). In letteratura pochi studi sono stati indirizzati a valutazioni complessive della loro incidenza sulla natimortalità. Questo capitolo analizza tutte le possibili anomalie, patologie ed soprattutto incidenti del cordone ombelicale e traccia un quadro completo delle relative cause e incidenze. Le anomalie del cordone comprendono una serie di condizioni più o meno gravi (spiralizazzione e lunghezza anomala, giri attorno al collo o a bandoliera al tronco, nodi veri, costrizione, torsioni, trombosi, ematoma, aneurisma, rottura, procidenza, prolasso, arteria singola, inserzione velamentosa) che compromettono in forma acuta o cronica il benessere del feto fino alla vitalità dello stesso. Alcune condizioni accidentali diventano particolarmente pericolose durante il travaglio, o perché si aggravano (esempi di giri di funicolo, nodi veri, torsioni che si stringono, ecc.) o perché si manifestano per la prima volta in quell’ occasione (procidenza, prolasso, rottura velamentosa, ecc.). Queste rappresentano un’importante causa di morte endouterina fetale, generalmente improvvisa e imprevedibile, non diagnosticabile tempestivamente se non in casi eccezionali. Alcune sono strettamente associate tra loro: una eccessiva spiralizzazione e torsione è spesso associata a costrizioni; giri di funicolo, grovigli e nodi sono frequentemente visti in cordoni lunghi. Dai dati raccolti e analizzati nella nostra esperienza, l’incidenza complessiva della patologia funicolare sul totale delle morti endouterine fetali è stimata fra il 2,5 e l’11,9%. L’importanza di un attento esame del cordone ombelicale sia in fase pre che post-natale e sua correlazione con l’esito perinatale costituiscono gli elementi di un Audit Clinico auspicabile in ogni centro nascite. Inoltre è doveroso informare la paziente di un possibile rischio di ricorrenza, anche se i dati su questa possibilità sono a tutt’ oggi mancanti.
Fisiopatologia del Cordone Ombelicale.
BARBATI, Antonella;LIOTTA, Luciano;DI RENZO, Giancarlo
2009
Abstract
Il cordone ombelicale per le sue caratteristiche strutturali e funzionali assurge a ruolo di organo, permettendo e garantendo il normale sviluppo e benessere del feto. Il presente capitolo ne illustra dettagliatamente l’origine, lo sviluppo, la morfologia, le strutture che lo compongono (arterie; vena; residuo dell’allantoide; membrana amniotica; gelatina di Wharton), le dimensioni in relazione all’età gestazionale, le funzioni, le modalità di inserzione, il tipo di spiralizzazione e la possibilità della valutazione di quest’ultima in fase prenatale tramite determinazione ecografica dell’Indice di spiralizzazione (coiling idex). Sebbene il cordone ombelicale sia adeguatamente strutturato per assicurare l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive al feto durante tutta la gravidanza, così come durante il travaglio e il parto fino al suo espletamento, questa connessione è nello stesso tempo “critica” in quanto soggetta a varie situazioni (patologiche e/o accidentali) che ne possono inficiare la funzionalità e portare il feto ad una morte fetale endouterina (MEF). In letteratura pochi studi sono stati indirizzati a valutazioni complessive della loro incidenza sulla natimortalità. Questo capitolo analizza tutte le possibili anomalie, patologie ed soprattutto incidenti del cordone ombelicale e traccia un quadro completo delle relative cause e incidenze. Le anomalie del cordone comprendono una serie di condizioni più o meno gravi (spiralizazzione e lunghezza anomala, giri attorno al collo o a bandoliera al tronco, nodi veri, costrizione, torsioni, trombosi, ematoma, aneurisma, rottura, procidenza, prolasso, arteria singola, inserzione velamentosa) che compromettono in forma acuta o cronica il benessere del feto fino alla vitalità dello stesso. Alcune condizioni accidentali diventano particolarmente pericolose durante il travaglio, o perché si aggravano (esempi di giri di funicolo, nodi veri, torsioni che si stringono, ecc.) o perché si manifestano per la prima volta in quell’ occasione (procidenza, prolasso, rottura velamentosa, ecc.). Queste rappresentano un’importante causa di morte endouterina fetale, generalmente improvvisa e imprevedibile, non diagnosticabile tempestivamente se non in casi eccezionali. Alcune sono strettamente associate tra loro: una eccessiva spiralizzazione e torsione è spesso associata a costrizioni; giri di funicolo, grovigli e nodi sono frequentemente visti in cordoni lunghi. Dai dati raccolti e analizzati nella nostra esperienza, l’incidenza complessiva della patologia funicolare sul totale delle morti endouterine fetali è stimata fra il 2,5 e l’11,9%. L’importanza di un attento esame del cordone ombelicale sia in fase pre che post-natale e sua correlazione con l’esito perinatale costituiscono gli elementi di un Audit Clinico auspicabile in ogni centro nascite. Inoltre è doveroso informare la paziente di un possibile rischio di ricorrenza, anche se i dati su questa possibilità sono a tutt’ oggi mancanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.