Con l’esercizio dell’agricoltura l’uomo è progressivamente intervenuto in maniera più o meno intensa sugli ecosistemi naturali - biosistemi integrati composti di organismi che interagiscono fra loro e con l’ambiente fisico in cui sono inseriti - trasformandoli in agroecosistemi, introducendo nel processo produttivo fattori esterni (fertilizzanti, macchine, irrigazione, ecc.) atti a controllare i fattori limitanti (acqua, nutrienti) e riducenti (infestanti, insetti, funghi, virus e batteri, ecc..) la crescita delle piante con l’obiettivo primario di aumentare la produttività, renderla più stabile ed orientarla verso l’ottenimento di biomasse idonee a soddisfare le diverse esigenze umane, in primis quelle alimentari. Nel tempo, i sistemi agricoli si sono progressivamente evoluti anche al variare delle condizioni socioeconomiche delle popolazioni e delle condizioni climatiche. Per questo motivo, i singoli Paesi, le diverse organizzazioni internazionali e l’intera società civile chiedono oggi al mondo della ricerca un sempre più autorevole esercizio che delinei scenari alternativi - ed appropriati percorsi - per la messa a punto di sistemi colturali sempre più sostenibili. Negli ultimi anni, la stessa Commissione Europea ha più volte tracciato dei piani strategici volti ad indirizzare gli Stati membri verso la messa a punto di sistemi colturali mirati al raggiungimento di alcuni obiettivi ritenuti prioritari, quale la mitigazione dei cambiamenti climatici, la riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari di sintesi, una maggiore salubrità degli alimenti, la riduzione dell’inquinamento da nitrati e la tutela della biodiversità (European Commission, 2020). Lo studio ha inteso evidenziare gli elementi distintivi, i punti di forza e le criticità delle varie modalità di gestione dei sistemi colturali erbacei, con l’obiettivo di contribuire a delineare percorsi sostenibili per la loro più ampia possibile adozione.

SISTEMI COLTURALI E SOSTENIBILITÀ IN UN CONTESTO DI TRANSIZIONE ECOLOGICA

Francesco Tei
;
2023

Abstract

Con l’esercizio dell’agricoltura l’uomo è progressivamente intervenuto in maniera più o meno intensa sugli ecosistemi naturali - biosistemi integrati composti di organismi che interagiscono fra loro e con l’ambiente fisico in cui sono inseriti - trasformandoli in agroecosistemi, introducendo nel processo produttivo fattori esterni (fertilizzanti, macchine, irrigazione, ecc.) atti a controllare i fattori limitanti (acqua, nutrienti) e riducenti (infestanti, insetti, funghi, virus e batteri, ecc..) la crescita delle piante con l’obiettivo primario di aumentare la produttività, renderla più stabile ed orientarla verso l’ottenimento di biomasse idonee a soddisfare le diverse esigenze umane, in primis quelle alimentari. Nel tempo, i sistemi agricoli si sono progressivamente evoluti anche al variare delle condizioni socioeconomiche delle popolazioni e delle condizioni climatiche. Per questo motivo, i singoli Paesi, le diverse organizzazioni internazionali e l’intera società civile chiedono oggi al mondo della ricerca un sempre più autorevole esercizio che delinei scenari alternativi - ed appropriati percorsi - per la messa a punto di sistemi colturali sempre più sostenibili. Negli ultimi anni, la stessa Commissione Europea ha più volte tracciato dei piani strategici volti ad indirizzare gli Stati membri verso la messa a punto di sistemi colturali mirati al raggiungimento di alcuni obiettivi ritenuti prioritari, quale la mitigazione dei cambiamenti climatici, la riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari di sintesi, una maggiore salubrità degli alimenti, la riduzione dell’inquinamento da nitrati e la tutela della biodiversità (European Commission, 2020). Lo studio ha inteso evidenziare gli elementi distintivi, i punti di forza e le criticità delle varie modalità di gestione dei sistemi colturali erbacei, con l’obiettivo di contribuire a delineare percorsi sostenibili per la loro più ampia possibile adozione.
2023
978-88-908499-6-1
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