La delega a immaginare, unita alla proliferazione di strumenti tec nologici capaci di dar forma ai frutti dell’immaginazione in modo sempre più preciso e accurato, potrebbe però avere altri esiti di lungo periodo verso i quali è opportuna una certa vigilanza: questa dinamica dall’apparenza amichevole potrebbe recidere paradossalmente le radici più propriamente creative della facoltà immaginale, capaci di sonda re l’informe e l’ambiguo dell’“infinità priva di senso del divenire del mondo” (Weber) per trarne senso nuovo e rigenerare la cultura e la convivenza al suo interno.

Transmedia e immaginario

Fabio D'Andrea
2022

Abstract

La delega a immaginare, unita alla proliferazione di strumenti tec nologici capaci di dar forma ai frutti dell’immaginazione in modo sempre più preciso e accurato, potrebbe però avere altri esiti di lungo periodo verso i quali è opportuna una certa vigilanza: questa dinamica dall’apparenza amichevole potrebbe recidere paradossalmente le radici più propriamente creative della facoltà immaginale, capaci di sonda re l’informe e l’ambiguo dell’“infinità priva di senso del divenire del mondo” (Weber) per trarne senso nuovo e rigenerare la cultura e la convivenza al suo interno.
2022
979-12-5984-061-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1554036
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