Il contributo ricostruisce e valuta la giurisprudenza italiana più recente che ha affermato la sussistenza della giurisdizione legislativo-giudiziaria italiana su reati connessi a traffici illeciti commessi in alto mare – in particolare al fenomeno del traffico di migranti –, individuandone il fondamento nel principio di protezione ex art. 7, n. 5, c.p. Dopo aver analizzato la portata regolativa di tale disposizione e la natura del rinvio alle convenzioni internazionali in essa contenuta, il saggio commenta criticamente le argomentazioni sviluppate dalla Corte di Cassazione, in talune sentenze recenti, per definire l’autonomia normativa dell’art. 7, n. 5, c. p., ricostruire le norme internazionali sulla criminalità transnazionale che stabiliscono l’applicabilità della legge italiana, e l’art. 110, lett. d) della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare come disposizione riguardante l’applicabilità della legge penale. Suggerisce quindi un’ipotesi alternativa, che individua negli obblighi internazionali sui diritti umani vincolanti l’Italia, in particolare derivanti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, norme sull’applicabilità della legge penale ai sensi dell’art. 7, c.p.
Il contrasto dei traffici illegali in mare tra norme internazionali e interne: quale approccio alle "questioni di giurisdizione"?
Maneggia Amina
2023
Abstract
Il contributo ricostruisce e valuta la giurisprudenza italiana più recente che ha affermato la sussistenza della giurisdizione legislativo-giudiziaria italiana su reati connessi a traffici illeciti commessi in alto mare – in particolare al fenomeno del traffico di migranti –, individuandone il fondamento nel principio di protezione ex art. 7, n. 5, c.p. Dopo aver analizzato la portata regolativa di tale disposizione e la natura del rinvio alle convenzioni internazionali in essa contenuta, il saggio commenta criticamente le argomentazioni sviluppate dalla Corte di Cassazione, in talune sentenze recenti, per definire l’autonomia normativa dell’art. 7, n. 5, c. p., ricostruire le norme internazionali sulla criminalità transnazionale che stabiliscono l’applicabilità della legge italiana, e l’art. 110, lett. d) della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare come disposizione riguardante l’applicabilità della legge penale. Suggerisce quindi un’ipotesi alternativa, che individua negli obblighi internazionali sui diritti umani vincolanti l’Italia, in particolare derivanti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, norme sull’applicabilità della legge penale ai sensi dell’art. 7, c.p.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.