Tema del saggio, come chiarito già nel titolo, è il nesso che lega la cittadinanza ai diritti. La prospettiva accolta prende le distanze dalla tradizionale distinzione fra libertà degli antichi e dei moderni per accostare il tema della cittadinanza con il corredo delle categorie concettuali della disciplina e del disciplinamento, sviluppate da una riflessione che da Max Weber ha condotto sino a Michel Foucault. In questo ordine di idee, il saggio problematizza in chiave storica il nesso fra cittadinanza e diritti, dal mondo antico fino alla contemporaneità, riflettendo sulle trasformazioni delle concezioni della soggettività e della trama delle relazioni in cui essa si situa. Accanto alla molteplicità e complessità dei fenomeni inclusivi, in forza dei quali l’individuo si trova inserito in una varietà di contesti comunitari e/o societari che ne definiscono, delimitandola, l’identità, il saggio si propone di riflettere sui fenomeni di esclusione che hanno sempre caratterizzato sia la definizione di identità civiche e di regole giuridiche sulla cittadinanza che forme di garanzia di spazi vitali, a beneficio di individui e gruppi, che in tempi relativamente recenti sono stati definiti come diritti. Dal rinascimento all’assolutismo, dall’illuminismo alle rivoluzioni moderne, dal liberalismo, al marxismo, alle molteplici versioni del costituzionalismo contemporaneo, lo studio stringe costantemente il fuoco dell’indagine sul rapporto cittadinanza-diritti per indicarne valenze disciplinanti e virtualità di esclusione di cerchie assai ampie di esseri umani.
La cittadinanza e i diritti
CERRONE, Francesco
2006
Abstract
Tema del saggio, come chiarito già nel titolo, è il nesso che lega la cittadinanza ai diritti. La prospettiva accolta prende le distanze dalla tradizionale distinzione fra libertà degli antichi e dei moderni per accostare il tema della cittadinanza con il corredo delle categorie concettuali della disciplina e del disciplinamento, sviluppate da una riflessione che da Max Weber ha condotto sino a Michel Foucault. In questo ordine di idee, il saggio problematizza in chiave storica il nesso fra cittadinanza e diritti, dal mondo antico fino alla contemporaneità, riflettendo sulle trasformazioni delle concezioni della soggettività e della trama delle relazioni in cui essa si situa. Accanto alla molteplicità e complessità dei fenomeni inclusivi, in forza dei quali l’individuo si trova inserito in una varietà di contesti comunitari e/o societari che ne definiscono, delimitandola, l’identità, il saggio si propone di riflettere sui fenomeni di esclusione che hanno sempre caratterizzato sia la definizione di identità civiche e di regole giuridiche sulla cittadinanza che forme di garanzia di spazi vitali, a beneficio di individui e gruppi, che in tempi relativamente recenti sono stati definiti come diritti. Dal rinascimento all’assolutismo, dall’illuminismo alle rivoluzioni moderne, dal liberalismo, al marxismo, alle molteplici versioni del costituzionalismo contemporaneo, lo studio stringe costantemente il fuoco dell’indagine sul rapporto cittadinanza-diritti per indicarne valenze disciplinanti e virtualità di esclusione di cerchie assai ampie di esseri umani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.