Quali tracciati segue la formazione, nell’esperienza costituzionale e nella cultura politica e giuridica occidentale, di un’identità civica condivisa? E’ questo l’interrogativo centrale affrontato da Genealogia della cittadinanza, dedicato in particolare alle origini della cultura e prassi civiche nel mondo greco antico. Gli itinerari che si incrociano nel libro sono numerosi e attraversano territori disparati, a partire dal mondo greco pre-arcaico ed arcaico: dai poemi omerici ad Esiodo. Tuttavia, sono le importanti riforme sociali di Solone prima, poi la grande trasformazione dell’ordinamento attico dovuta a Clistene, gli eventi fondativi di un ordine costituzionale e di un’ideologia civica della pólis, imperniati sul valore dell’isonomía, su cui distesamente si sofferma il volume. Un ordine e un’ideologia che sapranno affermarsi, in positivo, tramite una pluralità di prassi e di discorsi, come la celebrazione dell’identità civica degli ateniesi in Tucidide o la corresponsione di indennità ai polítai impegnati in funzioni pubbliche, per esempio; e, al tempo stesso, confrontarsi con la negazione radicale di un ordine civico, come nella riflessione sulla stásis (la guerra civile) e sulla tirannide di storici, filosofi, tragediografi. Un ordine ed un’ideologia, infine, che possono decifrarsi nelle vicende dell’esperienza politica concreta, spesso giocata sull’orlo del collasso della cittadinanza, intesa come comunità civica che partecipa in modo eguale alla vita politica – il caso della controversia sulla pátrios politeía è, da questo punto di vista, paradigmatico. L’ultimo, ampio capitolo del volume problematizza gli esiti della precedente riflessione sull’identità civica nella città greca alla luce del pensiero della prima sofistica. La complessità delle interpretazioni del mondo, l’esigenza di non racchiudere un tema, per quanto cruciale, in una sola visione, un’attitudine aperta, relativista, nella selezione dei valori, anche per il mondo della pólis, caratterizzano la riflessione dei sofisti: nella costellazione assiologica della città greca antica – di Atene in particolare – è il pluralismo ad occupare il primo piano e ad irradiare con la propria energia gli sforzi costruttivi dell’ordine costituzionale e le vicende alterne dell’ideologia civica.
Genealogia della cittadinanza
CERRONE, Francesco
2004
Abstract
Quali tracciati segue la formazione, nell’esperienza costituzionale e nella cultura politica e giuridica occidentale, di un’identità civica condivisa? E’ questo l’interrogativo centrale affrontato da Genealogia della cittadinanza, dedicato in particolare alle origini della cultura e prassi civiche nel mondo greco antico. Gli itinerari che si incrociano nel libro sono numerosi e attraversano territori disparati, a partire dal mondo greco pre-arcaico ed arcaico: dai poemi omerici ad Esiodo. Tuttavia, sono le importanti riforme sociali di Solone prima, poi la grande trasformazione dell’ordinamento attico dovuta a Clistene, gli eventi fondativi di un ordine costituzionale e di un’ideologia civica della pólis, imperniati sul valore dell’isonomía, su cui distesamente si sofferma il volume. Un ordine e un’ideologia che sapranno affermarsi, in positivo, tramite una pluralità di prassi e di discorsi, come la celebrazione dell’identità civica degli ateniesi in Tucidide o la corresponsione di indennità ai polítai impegnati in funzioni pubbliche, per esempio; e, al tempo stesso, confrontarsi con la negazione radicale di un ordine civico, come nella riflessione sulla stásis (la guerra civile) e sulla tirannide di storici, filosofi, tragediografi. Un ordine ed un’ideologia, infine, che possono decifrarsi nelle vicende dell’esperienza politica concreta, spesso giocata sull’orlo del collasso della cittadinanza, intesa come comunità civica che partecipa in modo eguale alla vita politica – il caso della controversia sulla pátrios politeía è, da questo punto di vista, paradigmatico. L’ultimo, ampio capitolo del volume problematizza gli esiti della precedente riflessione sull’identità civica nella città greca alla luce del pensiero della prima sofistica. La complessità delle interpretazioni del mondo, l’esigenza di non racchiudere un tema, per quanto cruciale, in una sola visione, un’attitudine aperta, relativista, nella selezione dei valori, anche per il mondo della pólis, caratterizzano la riflessione dei sofisti: nella costellazione assiologica della città greca antica – di Atene in particolare – è il pluralismo ad occupare il primo piano e ad irradiare con la propria energia gli sforzi costruttivi dell’ordine costituzionale e le vicende alterne dell’ideologia civica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.