Lo studio si propone di riflettere sul contributo di Sergio P. Panunzio agli studi di diritto costituzionale, a soli due anni dalla sua scomparsa. Nel saggio sono ripercorsi analiticamente gli interessi di ricerca di Panunzio con l’obiettivo di delineare un itinerario intellettuale che, pur rigorosamente aderente ad una vocazione dogmatica della ricerca giuridica, ha saputo sin dai suoi primi passi, e via via coerentemente, negli sviluppi successivi fino alle opere della maturità, coniugare chiarezza e rigore della cadenza argomentativa, attenzione per i mutamenti sociali, politici, economici, culturali, che si ripercuotono sui fenomeni dell’esperienza giuridica, ed attenzione altresì per la dimensione assiologica che, legata com’è all’incedere di quei mutamenti, è destinata ad esercitare un peso significativo sugli orientamenti interpretativi dello studioso. La tesi di questo saggio è che, consapevole della varietà e complessità degli apporti che compongono la valutazione giuridica – rigore dell’argomentazione, rilievo delle trasformazioni sociali, peso degli orientamenti di valore – Panunzio abbia esplicitamente assunto queste componenti come ingredienti di un’opzione etica che sia capace di orientare la ricerca del giurista. Dagli studi sui regolamenti della Corte costituzionale a quelli sullo sciopero politico, dalle ricerche in tema di referendum e di riforme costituzionali al suo impegno come avvocato delle regioni, dagli studi sull’autodichia e sull’insindacabilità delle opinioni espresse dai parlamentari a quelli sulle trasformazioni della giustizia amministrativa e sulla tutela dei diritti nelle giurisprudenze europee e nazionali, Panunzio rifugge da ogni forma di irrigidimento dogmatico per modulare l’uso di strumenti concettuali idonei a spiegare la realtà, non a forzarla in gabbie che avrebbero il solo esito di travisarla. La considerazione degli interessi e dei valori che compongono l’esperienza giuridica deve accompagnarsi, secondo Panunzio, alla assunzione di responsabilità, da parte del giurista, nell’avanzare ipotesi di soluzione dei conflitti che oppongono quegli interessi e valori.

L'itinerario intellettuale di Sergio P. Panunzio: argomentazione, orientamento ai valori ed etica nella valutazione dell'esperienza giuridica

CERRONE, Francesco
2007

Abstract

Lo studio si propone di riflettere sul contributo di Sergio P. Panunzio agli studi di diritto costituzionale, a soli due anni dalla sua scomparsa. Nel saggio sono ripercorsi analiticamente gli interessi di ricerca di Panunzio con l’obiettivo di delineare un itinerario intellettuale che, pur rigorosamente aderente ad una vocazione dogmatica della ricerca giuridica, ha saputo sin dai suoi primi passi, e via via coerentemente, negli sviluppi successivi fino alle opere della maturità, coniugare chiarezza e rigore della cadenza argomentativa, attenzione per i mutamenti sociali, politici, economici, culturali, che si ripercuotono sui fenomeni dell’esperienza giuridica, ed attenzione altresì per la dimensione assiologica che, legata com’è all’incedere di quei mutamenti, è destinata ad esercitare un peso significativo sugli orientamenti interpretativi dello studioso. La tesi di questo saggio è che, consapevole della varietà e complessità degli apporti che compongono la valutazione giuridica – rigore dell’argomentazione, rilievo delle trasformazioni sociali, peso degli orientamenti di valore – Panunzio abbia esplicitamente assunto queste componenti come ingredienti di un’opzione etica che sia capace di orientare la ricerca del giurista. Dagli studi sui regolamenti della Corte costituzionale a quelli sullo sciopero politico, dalle ricerche in tema di referendum e di riforme costituzionali al suo impegno come avvocato delle regioni, dagli studi sull’autodichia e sull’insindacabilità delle opinioni espresse dai parlamentari a quelli sulle trasformazioni della giustizia amministrativa e sulla tutela dei diritti nelle giurisprudenze europee e nazionali, Panunzio rifugge da ogni forma di irrigidimento dogmatico per modulare l’uso di strumenti concettuali idonei a spiegare la realtà, non a forzarla in gabbie che avrebbero il solo esito di travisarla. La considerazione degli interessi e dei valori che compongono l’esperienza giuridica deve accompagnarsi, secondo Panunzio, alla assunzione di responsabilità, da parte del giurista, nell’avanzare ipotesi di soluzione dei conflitti che oppongono quegli interessi e valori.
2007
9788824317306
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/156349
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