Il soft power dell’UNESCO e la sua reputazione presso l’opinione pubblica internazionale si fondano principalmente sull’azione per la protezione dei beni culturali e naturali classificati come patrimonio dell’umanità, protezione che iniziò alla fine degli anni Cinquanta con la campagna per il salvataggio dei templi della Nubia, minacciati dalla costruzione sul Nilo della diga di Assuan. Tale campagna diede vita a una riflessione all’interno dell’organizzazione che portò all’approvazione di alcune convezioni, la prima delle quali fu la Convenzione sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale, adottata nel 1972 con lo scopo di identificare, proteggere e conservare i siti di eccezionale importanza per l’umanità. La salvaguardia del patrimonio dell’umanità fu poi estesa ai siti sottomarini con la Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo (2001), e al patrimonio orale e immateriale attraverso la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003). Nell’ambito di questo percorso si inserisce anche il programma Memoria del Mondo, oggetto di questo saggio.
Il Registro della Memoria del Mondo dell’UNESCO: un’eredità culturale globale
Lorenzo Medici
;Valentina Sommella
2023
Abstract
Il soft power dell’UNESCO e la sua reputazione presso l’opinione pubblica internazionale si fondano principalmente sull’azione per la protezione dei beni culturali e naturali classificati come patrimonio dell’umanità, protezione che iniziò alla fine degli anni Cinquanta con la campagna per il salvataggio dei templi della Nubia, minacciati dalla costruzione sul Nilo della diga di Assuan. Tale campagna diede vita a una riflessione all’interno dell’organizzazione che portò all’approvazione di alcune convezioni, la prima delle quali fu la Convenzione sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale, adottata nel 1972 con lo scopo di identificare, proteggere e conservare i siti di eccezionale importanza per l’umanità. La salvaguardia del patrimonio dell’umanità fu poi estesa ai siti sottomarini con la Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo (2001), e al patrimonio orale e immateriale attraverso la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003). Nell’ambito di questo percorso si inserisce anche il programma Memoria del Mondo, oggetto di questo saggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.