Il saggio affronta il tema della “nuova” disciplina del silenzio e della sua tutela giurisdizionale all’indomani delle modifiche introdotte prima dalla legge n. 15/2005 e successivamente dalla legge n. 80/2005 alle disposizioni dettate dall’art. 2 della legge n. 241/1990. Lo scritto analizza gli aspetti sia sostanziali che processuali del c.d. silenzio della pubblica amministrazione, a partire dalla disciplina dei tempi del procedimento fino ad arrivare al problema della tutela processuale e dei correlati poteri del giudice. La trattazione dei profili sostanziali si sofferma in particolare sulla possibilità di ricostruire in termini di diritto – obbligo la relazione fra amministrazione e cittadino avanti alla affermazione legislativa del «dovere» della pubblica amministrazione di concludere il procedimento entro un tempo determinato. Lo studio dei profili processuali, invece, si concentra sull’ampliamento della tutela dalla declaratoria del mero obbligo di provvedere fino alla previsione della possibilità per il giudice di conoscere della «fondatezza della pretesa». In questa parte, l’esame dell’art. 2 della legge n. 241/1990 è coordinato con la disciplina del rito avverso il silenzio di cui all’art. 21 bis della legge t.a.r.
Art. 2 Conclusione del procedimento
FIGORILLI, Fabrizio;GIUSTI, ANNALISA
2005
Abstract
Il saggio affronta il tema della “nuova” disciplina del silenzio e della sua tutela giurisdizionale all’indomani delle modifiche introdotte prima dalla legge n. 15/2005 e successivamente dalla legge n. 80/2005 alle disposizioni dettate dall’art. 2 della legge n. 241/1990. Lo scritto analizza gli aspetti sia sostanziali che processuali del c.d. silenzio della pubblica amministrazione, a partire dalla disciplina dei tempi del procedimento fino ad arrivare al problema della tutela processuale e dei correlati poteri del giudice. La trattazione dei profili sostanziali si sofferma in particolare sulla possibilità di ricostruire in termini di diritto – obbligo la relazione fra amministrazione e cittadino avanti alla affermazione legislativa del «dovere» della pubblica amministrazione di concludere il procedimento entro un tempo determinato. Lo studio dei profili processuali, invece, si concentra sull’ampliamento della tutela dalla declaratoria del mero obbligo di provvedere fino alla previsione della possibilità per il giudice di conoscere della «fondatezza della pretesa». In questa parte, l’esame dell’art. 2 della legge n. 241/1990 è coordinato con la disciplina del rito avverso il silenzio di cui all’art. 21 bis della legge t.a.r.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.