L’articolo è un’analisi critica e sistematica sulla dichiarazione di inizio attività, all’indomani delle rilevanti modifiche apportate dalla legge n. 69/2009 e di alcuni significativi interventi giurisprudenziali circa la natura pubblica o privata dell’istituto. La d.i.a. viene innanzitutto letta attraverso le due categorie della «liberalizzazione» e della «semplificazione»; definiti entrambi i concetti, lo studio propone la lettura dell’istituto quale modello generale di liberalizzazione. Il saggio passa in rassegna i diversi modelli di dichiarazione di inizio attività presenti nel nostro ordinamento, per concentrare poi l’attenzione sullo schema generale dell’art. 19 ed il relativo ambito di applicazione. L’indagine prosegue con l’esame della struttura della dichiarazione di inizio attività e dei meccanismi legittimanti l’esercizio dell’attività privata. E’ in questa parte che la trattazione entra nel vivo della problematica circa la natura pubblica o privata della d.i.a.: laddove si accolga la prima soluzione il privato è legittimato da un atto amministrativo tacito; diversamente, è possibile parlare di una legittimazione ex lege. Un’ulteriore parte dello studio è dedicata al regime amministrativo e, nel dettaglio, ai poteri inibitori, sanzionatori ed alle «determinazioni in via di autotutela» attribuite all’amministrazione in ordine agli effetti della dichiarazione di inizio attività. Lo studio si conclude con l’esame dei profili giurisdizionali, con particolare attenzione alla tutela giuridica del terzo. Viene così ricostruito il percorso della giurisprudenza fino all’approdo della sentenza del Consiglio di Stato, sez. IV, 2 febbraio 2009, n. 717.

art.19 dichiarazione inizio attività

GIUSTI, ANNALISA
2010

Abstract

L’articolo è un’analisi critica e sistematica sulla dichiarazione di inizio attività, all’indomani delle rilevanti modifiche apportate dalla legge n. 69/2009 e di alcuni significativi interventi giurisprudenziali circa la natura pubblica o privata dell’istituto. La d.i.a. viene innanzitutto letta attraverso le due categorie della «liberalizzazione» e della «semplificazione»; definiti entrambi i concetti, lo studio propone la lettura dell’istituto quale modello generale di liberalizzazione. Il saggio passa in rassegna i diversi modelli di dichiarazione di inizio attività presenti nel nostro ordinamento, per concentrare poi l’attenzione sullo schema generale dell’art. 19 ed il relativo ambito di applicazione. L’indagine prosegue con l’esame della struttura della dichiarazione di inizio attività e dei meccanismi legittimanti l’esercizio dell’attività privata. E’ in questa parte che la trattazione entra nel vivo della problematica circa la natura pubblica o privata della d.i.a.: laddove si accolga la prima soluzione il privato è legittimato da un atto amministrativo tacito; diversamente, è possibile parlare di una legittimazione ex lege. Un’ulteriore parte dello studio è dedicata al regime amministrativo e, nel dettaglio, ai poteri inibitori, sanzionatori ed alle «determinazioni in via di autotutela» attribuite all’amministrazione in ordine agli effetti della dichiarazione di inizio attività. Lo studio si conclude con l’esame dei profili giurisdizionali, con particolare attenzione alla tutela giuridica del terzo. Viene così ricostruito il percorso della giurisprudenza fino all’approdo della sentenza del Consiglio di Stato, sez. IV, 2 febbraio 2009, n. 717.
2010
9788895675824
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